48 ‘O Muorto che pparla
Basta un tempo per sotterrare questo Napoli, nel risultato e nelle impressioni. I due gol del Pescara tramortiscono gli azzurri, dando l’idea di una squadra allo sbando e mentalmente impreparata ad affrontare la nuova stagione. Nella ripresa la reazione, che restituisce un gioco limpido e schematico, ma soprattutto fa tirare un sospiro di sollievo:
il Napoli, nonostante la cessione di Higuain, tatticamente rimane lo stesso gioiello ammirato nella scorsa annata. Prima di organizzarne il funerale, sarebbe meglio attendere.
69 Sott’e ‘Ncoppa
Dries Mertens capovolge la partita, cambiandone le sorti con una doppietta e restituendo alla fascia sinistra quel vigore che Insigne nel primo tempo non era riuscito a dare.
Tutto cuore il belga, e non solo in campo. I messaggi d’amore e la forte volontà di rimanere all’ombra del Vesuvio assumono un sapore particolarmente genuino ora, soprattutto se paragonati alle pretese contrattuali del suo compagno di reparto napoletano.
68 ‘A Zuppa cotta
La prima di campionato consegna ai tifosi azzurri il primo scherzetto arbitrale, che sottrae già dopo 90 minuti i primi due punti al bilancio degli uomini di Sarri.
Impressionante la velocità e la tranquillità con la quale l’arbitro Giacomelli, dopo il confronto con Rocchi, muta la sua decisione corretta in una errata. Il rigore su Zielinski è lampante, una pedata in gioco pericoloso che colpisce il viso del centrocampista polacco.
Una zuppa riscaldata, la Serie A, ormai divenuta rancida, alla quale forse non ci abitueremo mai.