Una settimana da dimenticare. Iniziata con la sconfitta al San Paolo con la Juventus, proseguita con l’eliminazione in Champions dopo la sconfitta con il Feyenoord e finita con il pareggio interno con la Fiorentina che ha impedito al Napoli di tornare da solo in vetta alla classifica.
La delusione per il mancato sorpasso all’Inter ha portato tifosi e opinionisti a emettere affrettate sentenze (di pancia), come se il Napoli fosse già escluso dalla lotta scudetto malgrado il secondo posto a -1 dalla capolista Inter.
Che il periodo non sia dei più rosei per il Napoli non si può negare, ma anche lo scorso campionato il Napoli ha attraversato un momento più o meno simile.
Ma è importante ricordare che la scorsa stagione dopo sedici giornate il Napoli era 5° a -8 punti dalla capolista Juventus.
Ma il miglioramento del Napoli non riguarda solo la posizione in classifica e il distacco dalla prima, ma anche il rendimento. Se quello interno è stato migliorato solo per i gol subìti (e questo forse dovrebbe essere oggetto di un’attenta analisi di Sarri e il suo staff) quello esterno ha visto il Napoli migliorare i suoi numeri:
- Punti in classifica: +8
in casa: uguali
in trasferta: +8 - Vittorie: +3
in casa: uguali
in trasferta: +3 - Pareggi: -1
in casa: uguali
in trasferta: -1 - Sconfitte: -2
in casa: uguali
in trasferta: -2 - Gol segnati: +3
in casa: uguali
in trasferta: +3 - Gol subìti: -5
in casa: -4
in trasferta: -1