Calciomercato

La Serie A torna in alto nel calciomercato internazionale

Il campionato italiano fino ad ora è secondo, per numero di soldi spesi per gli acquisti, soltanto all’Inghilterra.

Vuoi i nuovi investitori, vuoi la voglia di competere nuovamente dopo sei scudetti consecutivi della Juventus, in Italia – seppur con le dovute proporzioni – sembra di essere ritornati un pò ai favolosi anni ’80 e ’90, quando a suon di fuoriclasse il campionato italiano divenne a tutti gli effetti: “il più bello del mondo”. Sia ben chiaro, i campionissimi restano confinati soprattutto in Spagna, Inghilterra e Francia ma i primi due mesi di calciomercato sembrano l’inizio di una inversione di tendenza.

In Serie A fino ad oggi si sono spesi circa 700 milioni di euro, il colpo Bonucci (dalla Juve al Milan) resta il più costoso con 42 milioni, a seguire Bernardeschi (dalla Fiorentina alla Juve) per 40 milioni di euro e i 38 di André Silva al Milan direttamente dal Porto). La Cina “rossonera” è colei che ha aumentato di molto la “spesa italiana” dati anche i successivi colpi Kessie (28 milioni) e Conti (25 milioni) dall’Atalanta.

Regina della classifica europea resta l’Inghilterra con oltre 1000 milioni di euro spesi. Lukaku (dall’Everton al Manchester United per 85 milioni) e Morata (dal Real al Chelsea per 80) sono i colpi più costosi oltre Manica. Dietro il secondo posto dell’Italia invece si posiziona la Francia con oltre 550 milioni spesi, ma la cifra è “falsata” chiaramente dal colpo-Neymar: 222 milioni di euro (trasferimento più costoso della storia). La Germania occupa il quarto posto con 471 milioni (Tolisso dal Lione al Bayern per 40 milioni è il colpo più alto), ultima a sorpresa la Spagna con “soli” 330 milioni (cifra destinata a salire con il Barcellona pronto a reinvestire i soldi dell’addio a Neymar).

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