L’emergenza coronavirus ha fatto slittare la data prevista per la ripresa del campionato di Serie A dal 3 aprile al 3 maggio.
La prima conseguenza dello slittamento del (possibile) ritorno in campo della Serie A, alimenta il dibattito su quando i calciatori delle varie squadre dovrebbero riprendere gli allenamenti.
Un argomento che sta facendo litigare, ormai come da prassi, i presidenti dei vari club di Serie A divisi tra chi vuole riprendere subito gli allenamenti e chi invece vuole trovare una data uguale per tutti (venerdì 3 aprile?).
Ovviamente sono tanti gli aspetti da valutare prima della ripresa degli allenamenti, anche per le garanzie di tutela della salute dei calciatori richieste dall’associazione calciatori. Da ricordare che ci sono squadre con calciatori in quarantena e che ancora non è scongiurato il pericolo degli allenamenti in gruppo. Non a caso l’indicazione di massima è di far allenare i calciatori in gruppetti di massimo 3-4 calciatori e sotto la responsabilità dei medici sociali dei club.
Il Napoli.
Gli azzurri non si allenano a Castel Volturno dallo scorso 12 marzo. Al momento la ripresa degli allenamenti è prevista per lunedì 23 marzo. La data era stata però stabilita quando la ripresa del campionato era prevista per il 3 aprile.
Ovviamente anche per l’organizzazione delle sedute a Castel Volturno è facile immaginare che non mancheranno le problematiche. Soprattutto se dovesse diventare obbligatoria l’indicazione di far allenare i calciatori in gruppi di 3-4 alla volta.
Con tre campi a disposizione e una rosa di 26 calciatori sono necessarie almeno due sedute di allenamento al giorno. Senza contare poi il problema della doccia collettiva post-allenamento.
Di sicuro lo staff di magazzinieri, lo staff medico e lo staff tecnico, sarebbero chiamati a un sacrificio professionale importante visto che la loro presenza sul campo è fondamentale per il regolare svolgimento di entrambe le possibili sedute giornaliere.