OPTA FOCUS – STATISTICHE E CURIOSITÀ DI NAPOLI-LECCE

Il mini ciclo di quattro partite del Napoli inizia dalla sfida al Lecce, ospite sabato pomeriggio al Maradona. La “partita del cuore” per mister Antonio Conte, lui che nella città pugliese è nato e cresciuto, esordendo in giallorosso in Serie A e segnando il primo gol nel torneo proprio in un Napoli-Lecce di 35 anni fa, finito 3-2 per i padroni di casa. Quella fu una delle 12 vittorie dei partenopei in 26 sfide contro i salentini nella massima serie, contro le cinque della formazione pugliese. Tra i successi partenopei contro i giallorossi, spiccano i tre collezionati nelle tre sfide disputate di sabato nella massima serie, inclusa la gara di andata dello scorso campionato, giocata proprio alle 15.00 e vinta dai campani in trasferta per 4-0. A Fuorigrotta, però, il Lecce è rimasto imbattuto in tutte le ultime tre trasferte in campionato (1V, 2N) e l’ultima vittoria in casa della squadra azzurra è risalente al 3 dicembre 2011, sotto la guida di Walter Mazzarri: 4-2, con le reti di Edinson Cavani (doppietta), Ezequiel Lavezzi e Blerim Dzemaili – Luis Muriel e Daniele Corvia per gli ospiti.

PRESSING ENERGICO IN FASE OFFENSIVA E AGGRESSIVITÀ NEGLI ULTIMI QUARANTA METRI

Nonostante il momento negativo e la posizione in classifica (penultimo, a +1 sul Venezia) ci sono dei principi di gioco ben espressi dal Lecce, da cui poter ripartire. Ne è un esempio l’aggressività dei salentini negli ultimi 40 metri di campo, che ha portato il Lecce a tentare 12 tiri al termine di un recupero palla offensivo, un dato che pone la formazione pugliese alle spalle solo di Juventus (16), Lazio e proprio il Napoli (entrambe 13) in questo campionato.

KRSTOVIC TIRA TANTO, DORGU SI INSERISCE E RAMADANI RECUPERA PALLONI

Se nel complesso la squadra di Gotti sta facendo fatica in questo avvio di campionato, ci sono comunque delle buone individualità a cui aggrapparsi e che la squadra partenopea non può permettersi di sottovalutare. A tal riguardo merita attenzione Nikola Krstovic, il giocatore che calcia di più in tutta la Serie A (35 tiri finora). Il montenegrino cerca spesso la conclusione, da svariate posizioni del campo. Il centravanti del Lecce, infatti, guida anche la classifica dei tiri tentati da fuori area: 15, seguito proprio dall’avversario di giornata Khvicha Kvaratskhelia (12). Nel gruppo dei maggiori tiratori troviamo anche Patrick Dorgu, difensore dalle spiccate velleità offensive. Di fatto, solo Federico Dimarco (19) ha tentato più tiri di Dorgu (15) tra i difensori di questo campionato, che tra i pari ruolo è anche quello che ha guadagnato più falli nell’ultimo terzo di campo (sette). Molto propositivo in proiezione offensiva, il danese è anche tra i difensori che hanno giocato più palloni in area avversaria in questa Serie A: 19, al pari di Dodô e dietro ancora all’esterno dell’Inter Dimarco (33). Sarà interessante, poi, la sfida a centrocampo tra i due migliori incontristi di questo campionato, sotto l’aspetto delle palle recuperate. Ylber Ramadani, infatti, è il centrocampista della Serie A in corso che ha recuperato più palloni: 63, seguito dall’azzurro Frank Anguissa (50) tra i pari ruolo.