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La nuova ripartizione dei diritti tv nel triennio 2018-2021

Negli ultimi giorni ha tenuto banco la questione relativa ai diritti tv della Serie A, per il triennio 2018-2021. L’asta è stata vinta (bisogna attendere l’ok dell’Antitrust e il ricorso di Sky) dal gruppo spagnolo Mediapro, che ha presentato un’offerta di 1,05 miliardi di euro.

La massima serie calcistica italiana avrà a disposizione 1,42 miliardi di euro (la cifra che dovranno versare gli spagnoli e i 370 milioni incassati dalla vendita dei diritti tv all’estero), ai quali bisogna però sottrarre i 50 milioni di commissione a Infront, il 10% per le mutualità, i 60 milioni di paracadute e altri versamenti alla Serie B: il totale sarà di circa 1,2 miliardi. Una cifra di gran lunga superiore agli attuali 924 milioni.

Cambieranno anche le modalità di assegnazione, oltre, ovviamente, alle cifre che ogni squadra incasserà. La parte fissa, uguale per tutti, salirà al 50% e crescerà il peso dei risultati sportivi dell’ultimo anno (dal 5% al 15%), mentre caleranno i parametri relativi a tifosi (dal 30% al 20%), storia (dal 10% al 5%) e risultati ottenuti negli ultimi cinque anni (dal 15% al 10%).

Con i nuovi criteri il Napoli, che attualmente incassa 67,3 milioni dai diritti televisivi, arriverebbe a guadagnarne circa 84: una cifra che permetterebbe agli azzurri di trattenere con più facilità i prezzi pregiati della rosa, di trattare nomi di maggiore “spessore” sul mercato e di offrire un contratto più vantaggioso a Maurizio Sarri.

Le tabelle seguenti vi propongono il quadro attuale e quello che verrà a delinearsi nel prossimo triennio:

Fonte tabelle: calcioefinanza.it

 

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