L’argomento del momento è indubbiamente questo: cosa farà Gianluigi Buffon al termine della stagione? Si ritirerà come aveva fatto pensare precedentemente o sorprenderà tutti giocando ancora un’altra stagione per dare l’assalto alla Champions League?
Qualsiasi cosa deciderà di fare, il portiere della Juventus ha tanti estimatori, a partire da Gianni Infantino, presidente della FIFA che si auspica di averlo con sé un giorno, come rivelato in esclusiva a ‘La Gazzetta dello Sport‘: “Vado di persona a prenderlo. Mi sarebbe piaciuto consegnargli la Coppa”.
Un’eliminazione, quella dell’Italia, che era quasi un presentimento: “Da tempo c’erano segnali in questo senso. Poi il tiro di Darmian contro la Svezia poteva entrare, invece di prendere il palo, ma avrebbe solo nascosto i problemi. L’Italia era la prima al mondo per organizzazione, club, formazione, strutture, alimentazione, tattica. In tutto. Ma gli altri non sono rimasti a guardare, mentre noi abbiamo dimenticato che, senza il lavoro, il talento non basta. Quanti giovani passano in prima squadra?”.
“Parliamo di una squadra di grande tradizione, – prosegue Infantino – che in questi eventi dà il meglio. Ma chi è in Russia s’è meritato la qualificazione, e comunque l’Italia è rimasta fuori con un presidente italiano: serve altro per dire che tutto è stato onesto e pulito?”.
Nonostante l’indecisione sul goal di Eriksen contro il Tottenham, Buffon è destinato a rimanere il portiere titolare della Juventus a prescindere dalla spinta di Szczesny, che un’ottima impressione ha destato quando ha sostituito l’estremo difensore 40enne.
Per il polacco ci sarà spazio soltanto in Coppa Italia: un attestato di stima a Gigi che arriva in un momento non facile, quello delle critiche di Mario Basler e dei dubbi dell’ex Parma sul suo futuro, ancora tutto da decidere, confessati nell’intervista con Maurizio Costanzo.
D’altronde anche lo stesso Allegri non ha perso l’occasione in passato di ribadire che “il titolare della Juventus, quando sta bene, è Buffon”. Con buona pace di Szczesny, autore comunque di prove ottime che lo eleggono a portiere del futuro: sì, perché il presente ha già il suo protagonista.
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Fonte: onefootball.com