Il primo quotidiano sportivo del Paese non ha condiviso alcune considerazioni espresse dal tecnico nella conferenza di vigilia di Napoli-Genoa, giudicate “velenose” e “lamentose” Maurizio Sarri si è, infatti, dichiarato “indifferente” di fronte all’eliminazione della Juve dalla Champions League. Ma – si legge sulla Gazzetta – si fa fatica a credergli. Perché le uniche emozioni che ha conosciuto l’allenatore del Napoli, in Serie A, sono finora quelle legate alla salvezza ottenuta, nella passata stagione, con l’Empoli.
La tocca piano, insomma, come si usa dire in questi casi, il giornale nazionale. Andando a rinfacciare al tecnico nativo di Bagnoli quella che è stata – obiettivamente – una carriera povera di grandi risultati conseguiti. Eppure però questo sembra legarsi ben poco con l’attualità. Dove Sarri sta dimostrando di averle le potenzialità per diventare, all’età di 57 anni (ma non è mai troppo tardi!), un allenatore vincente. Vincente poi col bel gioco praticato da un solo fuoriclasse e tanti ottimi ma non fenomenali calciatori. Potrebbero allora essere state solo casualità e sfortuna le cause di un passato non proprio glorioso? Quasi sicuramente sì. Ed ora che Sarri allena in uno che vorrebbe diventare un top club europeo e “rompere le uova nel paniere” alle potenze del calcio del nord, ha tutto il diritto di pensare solo ed esclusivamente al suo team. Perchè dovrebbe interessargli il prosieguo felice o meno della stagione della Juve se a Napoli c’ha insegnato un calcio che ragiona solo sui propri principi tecnico-tattici e non, invece, – com’è da tradizione nel nostro Paese – in chiave speculativa?
Ma l’attacco della “rosea” a mister Sarri non si è fermato lì. Secondo la Gazzetta dello Sport, il tecnico sta faticando nel reggere la tensione, finendo così con lo scaricarla sugli episodi.“Ce l’ha avuto, nell’ordine, con le nazionali, ree di portargli via i giocatori; con la classe arbitrale, per alcuni errori che, secondo lui, l’avrebbero danneggiato; con la Lega, per l’utilizzo del pallone invernale, che è uguale a quello dello scorso anno, ma di colore diverso; con il terreno di gioco di Marassi, per il pareggio contro il Genoa nella gara d’andata e, infine, l’ultima è di ieri pomeriggio e riguarda gli orari d’inizio delle sue partite”
Questa tutta la cronistoria delle “lamentale” di Sarri, messe a racconto dal quotidiano. C’è da appuntare però che Sarri non ha mai utilizzato queste sottolineature, opportune o meno che siano, come degli alibi da sfruttare a proprio favore per mascherare un eventuale timore reverenziale nei confronti della “Vecchia Signora”. Ma da navigato qual è stato in un certo tipo di calcio – dove non è sempre la giocata del più talentuoso a cambiare le sorti di un match – pone l’accento su ulteriori, piccoli e spesso significativi dettagli che possono deviare il corso di un’annata in un senso piuttosto che nell’altro.