I transalpini protestano contro la riforma della “Coppa dalle grandi orecchie” che non darà più di tre posti alle proprie squadre.
Nessuna riduzione per le squadre francesi rispetto ad altre straniere, questa la speranza che arriva da Parigi e dintorni. La nuova riforma della Champions League, che entrerà in scena a partire dalla stagione 2018/2019, sta scatendando infatti gli animi Oltralpe dove c’è chi protesta per le modalità di scelta delle squadre per la competizione.
Così come riporta “Ecofoot“, uno dei più ferventi critici della riforma è il presidente dell’Olympique Lione, Jean Michel Aulas. Il proprietario della squadra rossoblu, da anni una delle consuete partecipanti francesi alla Champions League, ha dichiarato di non aver ricevuto nessuna comunicazione dall’UEFA in merito alla nuova competizione e di voler organizzare un gruppo di lavoro unitario per difendere gli interessi del calcio transalpino.