Il calciomercato 2015, ormai prossimo alla fine, ha visto un ritorno agli investimenti delle squadre italiane, che ha coinciso con l’arrivo di nuovi campioni di livello internazionale, che riportano il nostro calcio a quei valori di prima fascia che si erano persi negli ultimi anni. Il miraggio della partecipazione alla fase a gironi della Champions League, che rende circa €40 milioni, ha spinto alcune squadre a spese non in linea con i parametri del fair play finanziario e soprattutto non giustificate dalle rispettive disponibilità economiche. E’ il caso, soprattutto, del Milan e dell’Inter, che hanno parzialmente compensato le uscite con qualche cessione eccellente (Kovacic al Real Madrid per €35 milioni) o con immissioni di risorse finanziarie e vendite di quote del club. La Finivest, che tra il 2014 ed il 201,5 ha finanziato il Milan con circa 120€ milioni e l’Inter che, grazie al nuovo patron Thoir, ha ottenuto un presito di circa €60 milioni. Su questo prestito, sono nate alcune polemiche, in quanto, fatto attraverso quote delle holding del patron nerazzurro che sarebbero in pegno ad alcune società con sede alle Isole Cayman. Il 70% del pacchetto azionario dell’Inter, è stato acquisito nel novembre 2013 dalla ‘International Sports Capital’, società di Hong Kong che è indirettamente posseduta da Thohir e Handy Soetedjo, con un aumento di capitale riservato da 75 milioni di euro. A maggio 2014, poi, Thohir ha prestato all’Inter 22,3 milioni di euro e, secondo quanto riferisce il ‘Corriere della Sera’, successivamente la Merdeka, una società con sede nelle Isole Cayman, ha firmato diversi contratti di finanziamento con la International Sports Capital e la sua controllante Asian Sports Ventures, le holding di Thohir. A suscitare dubbi non è solo l’intreccio di interessi di Thohir, con società delle Isole Cayman, noto paradiso fiscale, ma soprattutto quel prestito fatto dallo stesso Thohir all’Inter che, secondo il bilancio stilato a giugno 2014, frutta interessi all’8%. Il prestito di Thohir però, potrebbe essere ‘rollover’, cioè maturante interessi che verranno lasciati nelle casse nerazzurre per poi essere convertiti dallo stesso Thohir in altre azioni, un’altra capitalizzazione del club insomma. Per averne conferma basterà attendere il prossimo bilancio per vedere se, oltre al recente altro prestito di Thohir di 60 milioni di euro, verrà dettagliato anche questo ‘rollover’.
Le principali operazioni fatte in sede di calciomercato, sono operazioni, prevalentemente “postadate”, cioè fatte attraverso operazioni che non incidono direttamente sul bilancio 2015, ma che ricadono sui bilanci successivi, proprio nella speranza degli introiti della partecipazione alla Champions così da non dover giustificare eventuali perdite che cozzerebbero con le direttive e le restrizioni imposte dal Fair Play Finanziario. Tutte cose lecite, ma non proprio sintomi di grande solidità o forza finanziaria.
Quest’anno, comunque, dopo la irraggiungibile Premier League, la serie A, è la lega che ha speso di più in questo calciomercato, circa 500 milioni €, comunque bilanciati da circa 450 milioni € di uscite. Tutto questo, come detto, fatto prevalentemente attraverso rateizzazioni o attraverso il ricorso a formule come il prestito oneroso di uno o più anni, con il successivo obbligo d’acquisto, così da dilazionare il peso finanziario di gran parte degli acquisti.
Restano lontani gli anni degli acquisti milionari cash, ma, come si dice, di necessità virtù.