La conferenza stampa di Spalletti alla vigilia della partita di Nation League
Il CT anticipa 4/5 cambi:
“Se non ci arriviamo bene da un punto di vista mentale può essere una trappola.
Io penso sia difficile riproporre in blocco la squadra vista contro la Francia perchè smaltire la fatica in due giorni diversa impossibile – ha continuato -.
Ci sta che cambi 4 o 5 giocatori dall’inizio“.
Su Tonali:
“Dopo il suo ritorno eravamo tutti a braccia aperte per accoglierlo. Viste le sue qualità è un giocatore importante, è molto voglioso di far vedere le sue qualità di calciatore.
Ho sentito discorsi discordanti. Io penso che una nazione come la nostra ha sempre 20 giocatori per fare una Nazionale forte.
Magari bisogna essere bravi a saper capire i momenti.
Ora non abbiamo il vero purosangue da un punto di vista tecnico e calcistico.
Non abbiamo il Baggio o il Del Piero, però come si è visto ne abbiamo tanti che sanno fare molte cose e che possono fare la differenza“.
Sulle condizioni di Bastoni e Frattesi:
“Bastoni gioca, Frattesi è da valutare ma lui dice di stare bene”.
Su Israele
Quale ruolo può avere il calcio all’interno di quanto accade nel mondo?
“E’ un discorso simile a quanto fatto con l’Ucraina. Saranno determinati a far vedere quali sono i loro problemi sociali e le difficoltà che stanno vivendo, mettendo il doppio della voglia che ci vuole di solito”.
Le sue squadre di club hanno sempre avuto grande carattere, lo può portare in Nazionale?
“Da sempre sono stato convinto che le soluzioni le avrei trovate nella qualità dei calciatori e nella qualità del gioco della squadra. Poi mi sono ritrovato spesso con dei professionisti che hanno saputo anche lottare, oltre alla qualità. In questo momento c’era bisogno di riscoprire soprattutto questa forza, una forza di carattere e di spirito. E contro la Francia ho visto tante cose belle. Sono fiducioso di poter rivederla”.
L’umore della squadra è gia cambiato? O è ancora troppo presto?
“Ho visto un gruppo subito molto coeso. La differenza della qualità degli allenamenti l’ha fatta anche il numero dei giocatori portati, il fatto di averne lasciato qualcuno fuori ha disturbato molto.
E poi c’è il discorso di mettere sul campo, tutti, un mix di qualità differenti. Tutti si stanno adattando a fare tutto.
Contro la Francia abbiamo messo in campo scuole di calcio diverse: in alcuni momenti li abbiamo pressati alti, in altri ci siamo abbassati e abbiamo fatto blocco, o ancora abbiamo tenuto palla e gestito, oppure verticalizzato subito.
Su due dei gol siamo andati da una parte all’altra con qualità assoluta, costruendo dal portiere. L’altro con un recupero alto. E poi siamo stati compatti”.