Grande successo per le regioni del meridione nell’ultimo appuntamento elettorale del ciclismo. La Campania sarà rappresentata nel Consiglio Federale Nazionale da Iolanda Ragosta. Giovanni Petrella invece confermato nel Tribunale Federale.
Cordiano Dagnoni è stato confermato alla presidenza della Federazione Ciclistica Italiana con il 59,74% dei voti in occasione dell’Assemblea elettiva ordinaria che si è celebrata oggi a Roma. Ha superato nel ballottaggio Silvio Martinello (39,33%). Il terzo candidato, Daniela Isetti, era uscita al primo turno, risultando la terza (43) in ordine di voti, alle spalle di Dagnoni (110) e Martinello (77)
Entrano in consiglio federale anche i vice presidenti Stefano Bandolin (vicario), Carmine Acquasanta e Saverio Metti. In rappresentanza degli affiliati sono stati eletti: Giovanni Vietri, Ignazio Saia, la campana Iolanda Ragosta, Sandro Checchin. In rappresentanza degli atleti eletti: Fabrizio Cornegliani e Maria Giulia Confalonieri. Laura Puccetti è stata eletta in rappresentanza dei tecnici. Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti rieletto Simone Mannelli.
Entusiasta il professore Pino Cutolo, per quasi trent’anni a capo della Federciclismo Campania e una vita dedicata allo sport del pedale. Prima da eccellente agonista, con oltre 150 vittorie in una carriera trascorsa sempre ai vertici nelle categorie dilettanti e amatori, quindi da formatori di corridori più o meno forti. La sua negli anni è stata una battaglia politica tesa alla valorizzazione delle eccellenze del Sud, risultato raggiunto pienamente nelle ultime elezioni.
“E’ stato un successo su tutti i fronti. – ci dice il professore Cutolo, cui è succeduto alla guida del comitato Campano il professore Umberto Perna – Abbiamo a rappresentarci nel consiglio federale nazionale Iolanda Ragosta, professionista di grande spessore, oltre ad uno dei tre vice presidenti che incarna alla perfezione le istanze delle regioni meridionali. Sono particolarmente contento perché otto o forse nove mesi fa mi sono adoperato in prima persona, formando questo gruppo di persone fortemente motivate a riequilibrare i giochi nazionali della politica ciclistica, in favore del meridione troppo spesso vessato. Fino a qualche anno fa, sentendo parlare i dirigenti del nord veniva fuori che il ciclismo italico procedeva a due velocità: loro supersonici, noi rallentati. Dimentichi colpevolmente che nelle nostre vene scorre sangue fiero, che ha dato alla luce tanti grandi campioni. Chi vi parla ha governato la Campania per 27 anni e penso senza timori di smentite di averne favorito crescita e modernizzazione. Per questo è probabile che a breve mi venga affidato dal Consiglio Federale il ruolo di responsabile per il sud quale coordinatore dell’attività tecnica. La Campania intanto è in ottime mani dal momento che Umberto Perna proviene da una famiglia di grande tradizione ciclistica ed è lui stesso un infaticabile lavoratore. Resto tuttavia a disposizione perché le esperienze maturate sul campo sono patrimonio prezioso per tutti”.