Kvicha Kvaratskhelia, nuovo attaccante del Napoli, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Nobel Arustamyan.
“Ho parlato con Spalletti, mi ha detto che voleva lavorare con me e io ho pensato di voler lavorare con lui. Dopo quelle parole ho deciso di firmare per il Napoli. Mi ha spiegato e preparato per la Serie A, mi sento pronto per il grande salto. Il numero? Non so se indosserò la maglia 77 o la 18, non ho ancora deciso. So di non poter prendere la 10 perché è solo di Maradona. Con chi vorrei giocare? Koulibaly è un gran calciatore. Il mio calciatore preferito è stato Giorgi Kinkladze, era un gran talento che il calcio georgiano non ha saputo sfruttare.
Quando è scoppiata la guerra c’era paura da parte di tutti. Da parte mia, della mia famiglia. Ho parlato con i compagni e mi hanno detto di scegliere il meglio per me, la vita era la cosa più importante, non potevo restare in Russia ma ho onorato la maglia del Rubin fino alla fine perché loro hanno fatto tanto per me.
Dopo l’addio al Rubin ero con la nazionale, il mio agente mi ha chiamato dall’Italia e mi ha detto delle offerte che c’erano. Non è stato facile per me, bisogna sempre scegliere la squadra migliore per te. A volte – si legge su Gianlucadimarzio.com – ci sono squadre forti che però poi non sono quelle giuste per il tuo futuro. Ho avuto modo di parlare con Miranchuk, mi ha spiegato quanto sia duro il lavoro fatto in allenamento in Serie A”.