Il Napoli ha bisogno dei talenti non di disperderli con le polemiche.
Ha fatto eco la ( piccola) reazione di Kvara alla sostituzione in Napoli-Barcellona.
Umana e per niente eclatante, anche se evitabile.
Nascondersi dietro quest’idea estrema del professionismo che assorbe tutto è irrealistico.
Kvara, con il resto della squadra è stato vittima e carnefice di una stagione non solo sciagurata ma anche shockante visto com’era andata la precedente.
Delusioni ed errori ce ne sono stati tanti ma il suo impegno non è mai mancato, anzi.
Per settimane ha tenuto in piedi la baracca, quasi, da solo.
Spesso il tema tattico è stato ‘Palla a Kvara e che Dio ce la mandi buona’
Raddoppiato, triplicato e, pure, quadruplicato, senza essere accompagnato nella costruzione da una squadra timida e confusa.
Riempito di botte e non tutelato da arbitri miopi e, a volte, inadeguati.
Lo hanno messo al centro e poi di nuovo sulla linea e poi ancora non si sa dove.
Ora il tempo delle polemiche e delle chiacchiere morte è finito.
Il calcio si gioca con i piedi la bocca va lasciata libera per i tifosi che devono sostenere la squadra.
Kvara è un fuoriclasse che gioca con la maglia del Napoli.
Questa è solo una straordinaria opportunità oltre ad essere un grande motivo di orgoglio.
Il Napoli e i suoi tifosi hanno bisogno del suo talento e il diritto di goderne.
Il rispetto delle regole comportamentali è doveroso ma lasciamolo gestire a chi ne ha il compito.