Koulibaly ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Orange Senegal.
Quell’episodio con Maradona: “Quando disse che avrei potuto giocare nel Real Madrid o nel Barcellona se fossi stato bianco, chiesi ad un magazziniere di darmi una delle mie maglie. Non ci credevo, gli dissi che se avesse voluto avere una maglietta gliel’avrei data senza problemi: non gli serviva dire una stupidaggine come quella. Tre giorni dopo, Maradona mi mandò una foto per ringraziarmi. Mi rese felicissimo, è la prova che tutto è possibile”.
La telefonata di Benitez: “Benitez mi telefonò due o tre volte, gli attaccai il telefono in faccia perché pensavo fosse uno scherzo. Invece era vero. Era una chiamata di avvertimento, non mi mollò e dopo sei mesi tornò alla carica: un segnale decisamente più forte.
Trasferirmi in Italia era esattamente ciò che mi serviva, perché per un difensore non c’è posto migliore dell’Italia viste le tante componenti tattiche. Sono arrivato davvero lontano, sono cresciuto tanto sotto questo punto di vista”.
Quella volta che Deschamps lo avrebbe voluto nella Francia… “Deschamps mi nominò in diretta pur avendo già giocato con il Senegal. Si confuse, anche se so so che questo gli ha creato qualche problema e presa in giro”.
Il mercato: “Tante squadre mi vogliono? Questo vuol dire che il lavoro che svolgo alla fine paga se poi le mie prestazioni vengono notate”.