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Koulibaly: “Senegal, per me è stato un sogno. Vi spiego la differenza col calcio italiano”

Kalidou Koulibaly, difensore del Napoli, è stato impegnato con la sua Nazionale nelle qualificazioni per la Coppa d’Africa. Per il calciatore è stata la prima convocazione col Senegal e di questa sua scelta nell’accettare e di cosa ha provato giocando, ne ha parlato al portale Senego.

Queste le sue dichiarazioni, tradotte dalla redazione di 100x100Napoli: “Quando ho deciso di venire qui, mentre ero in viaggio, non hanno fatto altro che ripetermi “Benvenuto in Africa”, per farmi capire che lì era difficile, che c’erano degli ostacoli. Ma non c’è nulla di tutto ciò e ne sono stato piacevolmente sorpreso. Mi dicevano che era tutto mal organizzato, alberghi fatiscenti e invece era tutto in ottime condizioni. Non c’è nulla di cui lamentarsi. Il Senegal è un grande paese e ben organizzato, abituato a questo tipo di eventi. Quindi, dall’inizio alla fine non c’è stato alcun problema e sono fiero di aver compiuto questa scelta”.

I ricordi di quest’esperienza: “Alla vigilia della partita ho voluto cantare una canzone. Appena sono arrivato stavo ascoltando i miei compagni che mi hanno sostenuto bene. Sia quelli di difesa, Kara (Mbodj) e Papa (Souaré) qu’Idy (Gueye) che a centrocampo. E’ vero che all’inizio ho avuto qualche problema, in particolare a causa del prato, è per questo che ho cambiato le scarpe al primo tempo. Non è facile giocare su sintetico! 
Poi, dobbiamo ammettere che ci hanno superato mettendo un sacco di intensità fin dall’inizio e con la loro vivacità, in primo luogo abbiamo voluto andare sul sicuro. Si tratta di un nuovo calcio, ho scoperto che non è la stessa cosa con quello che ero abituato a vedere fino ad ora, soprattutto in Italia dove è molto tattico, le squadre hanno osservato a lungo … Ma possiamo essere soddisfatti di questo gioco. Sono soddisfatto sia per la mia prestazione personale che della squadra. Io non sono esigente ma per me si è avverato un sogno!” 

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