Kalidou Koulibaly, difensore del Napoli, ha rilasciato un’intervista ai microfoni del canale ufficiale della Serie A Tim. Tra gli argomenti toccati, anche il racconto del gol contro la Juventus.
“Mi sento senegalese, francese, ma anche napoletano. Qua è nato mio figlio, mi sento cresciuto tantissimo da quando sono qui. Per un difensore lavorare in Italia è il modo più rapido per crescere. Credo di essere arrivato al Napoli al posto e al momento giusto.
Quando mi ha chiamato Benitez pensavo fosse uno scherzo, quindi gli staccai il telefono in faccia. Poi mi ha contattato il mio agente dicendomi che mi avrebbe chiamato, ho risposto ‘credo lo abbia già fatto’, e lui mi disse ‘sì, è lui, rispondigli!’. Rafa voleva conoscermi personalmente, prima di vedere il calciatore analizzava la persona. Appena mi ha chiamato gli ho detto subito sì.
La tifoseria a Napoli è magnifica, tutti parlano solo di calcio e del risultato del Napoli. Quando senti certi cori nello stadio, mi danno una sensazione strana, non do il 100%, ma il 300%. Quei cori hanno un significato, un valore, meritano il mio meglio. Quando poi torno a casa e vedo mio figlio che li canta davanti alla tv, sento ancora più forza.
Juve-Napoli? Prima della gara molti amici mi hanno detto che avrei fatto gol. Negli istanti precedenti al corner non ho nemmeno guardato il cronometro, sapevo che era una delle ultime opportunità e che dovevo assolutamente prendere il pallone. Non mi interessava se finiva fuori, volevo toccare il pallone. Sapevo dove l’avrebbe messa Josè, lo ha fatto alla grande e ho avuto la fortuna di segnare”.