Incredibile ma vero. Il duello scudetto fra le due regine della Serie A potrebbe risolversi anche con una monetina.
Con l’uscita dalla Champions di ieri sera, la Juventus si tuffa inevitabilmente a capofitto nel campionato e nel testa a testa con il Napoli; i bianconeri affronteranno il rush finale forti di un vantaggio di quattro punti a sette giornate alla fine e con lo scontro diretto da giocare in casa. Ad oggi però non è affatto peregrina l’ipotesi di un “riavvicinamento” fra le due squadre, il distacco assoluto sul terzo posto delle due contendenti (21 e 17 punti) fa prevedere un testa a testa fino all’ultimo secondo del 38°turno, e fra le tante ipotesi potrebbe concretizzarsi anche un eventuale arrivo a pari punti. Ma cosa succederebbe in questo caso?
Nella storia della Serie A soltanto una volta due club hanno condiviso la prima posizione al fischio finale del campionato: era il 1964 e Bologna e Inter dovettero ricorrere ad uno spareggio (giocato a Roma e vinto dai felsinei) per l’assegnazione dello Scudetto. Da oltre 10 anni però lo spareggio è stato eliminato in Italia e per definire la miglior classificata fra due o più squadre a pari punti si ricorre a cinque imprenscindibili criteri. Andiamoli a vedere in ordine di importanza, ipotizzando un arrivo a pari punti di Juve e Napoli all’ultima giornata di campionato.
1) Scontri diretti – Ad oggi la Juventus, forte dell’1-0 ottenuto al San Paolo, è in vantaggio nei confronti degli azzurri. Il Napoli per “rimediare” dovrà obbligatoriamente vincere la sfida in casa dei bianconeri il 22 aprile. In quel caso, ipotizzando sempre il caso di un arrivo finale a pari punti, gli scontri diretti saranno in perfetta parità e si ricorrerà al successivo criterio.
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2) Differenza reti negli scontri diretti – Premettendo che a questo criterio si arriverebbe solo ed esclusivamente con un Napoli vincente a Torino, gli azzurri per avere la meglio sulla Juventus avranno dovuto espugnare lo Stadium con almeno 2 gol di scarto. In caso di vittoria di misura infatti, dato l’1-0 bianconero al San Paolo, anche con questo criterio le due squadre sarebbero in perfetta parità e si ricorrerebbe al successivo step “decisionale”.
3) Differenza reti generale in classifica – In questo caso si arriverebbe solo e soltanto in caso di vittoria del Napoli di misura a Torino. Al totale dei gol fatti nell’intero campionato si sottrae il totale dei gol subiti. Ad oggi la differenza reti premia la Juventus con un +56, mentre il Napoli è a +45. Con sette gare da giocare però tutto è ancora possibile e, ipotizzando una parità all’ultima giornata anche della differenza reti, si ricorrebbe al quarto criterio.
4) Numero di reti segnate – Semplicemente viene premiato chi ha segnato più gol nell’arco dell’intero campionato. Anche in questo caso ad oggi la Juventus è davanti al Napoli (75 gol a 66), ma se il numero di reti segnate dovesse essere uguale al fischio finale dell’ultima giornata c’è un ultimo e insindacabile criterio che assegnerebbe il titolo di Campione d’Italia 2017/2018.
5) Sorteggio – Ebbene sì, nell’era del terzo millennio un campionato di calcio potrebbe decidersi mediante sorteggio: Juventus e Napoli potrebbero esultare o disperarsi per una monetina lanciata in area o un bussolotto estratto con il proprio nome. Milioni di tifosi in balia della sorte vera e propria dopo 10 mesi di gioia e speranza, passione e emozione, sorrisi e tristezza. Ovviamente sia ben chiaro che per arrivare a questo punto dovrebbero avvenire in serie tante cose, però il sorteggio in caso di arrivo a pari punti è una possibilità concreta e reale.
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