La partita di domani sera vedrà affrontarsi ancora una volta due grandi allenatori, Sarri e Allegri.
Il Napoli torna domani sera allo Juventus Stadium dove il 13 febbraio scorso subì il sorpasso decisivo dai bianconeri in campionato. Lo fa con un Higuaín in meno, passato clamorosamente dall’altra parte della barricata, ma con un gioco consolidato che, malgrado le difficoltà degli ultimi tempi, potrà essere un’arma importante. Le assenze di una punta centrale per gli azzurri e di Dybala per i bianconeri sono elementi sufficienti a poter affermare con sicurezza che la partita di domani sarà molto diversa dall’ultimo scontro diretto dal punto di vista tattico, quando fu il Napoli a condurre il gioco e a cercare con più convinzione la vittoria.
Il Napoli confermerà il proprio 4-3-3, classico ma non troppo, dovendo schierare il tridente leggero. Non per forza uno svantaggio, considerando la difficoltà della retroguardia bianconera contro avversari rapidi. La squadra di Sarri presserà alto la Juventus che avrà molto probabilmente il pallino del gioco in mano essendo la maggior indiziata a “fare” la partita. In questo senso l’inserimento di Giaccherini potrebbe essere molto redditizio, mentre difensivamente con Albiol ancora out sarà Koulibaly ad avere ancora le responsabilità maggiori in fase di disimpegno. Il Napoli avrà probabilmente la possibilità di colpire in contropiede e sarà fondamentale la precisione degli attaccanti azzurri nell’ultimo passaggio e sotto porta.
Allegri, con un Higuaín in più, è costretto a dimostrare la superiorità della sua squadra, al di là delle dichiarazioni di facciata. Il modo in cui proverà a farlo sarà inevitabilmente condizionato dal modulo che sceglierà: senza Dybala, l’allenatore toscano ha scelto il 4-3-3 – che significherebbe schieramento a specchio domani – contro la Sampdoria rinunciando al doppio centravanti, almeno sulla carta, per far alternare Mandzukic e Higuaín sull’out mancino con Cuadrado dal lato opposto. Sembra questa l’ipotesi più probabile per domani sera, anche nell’intento di non dare eccessivi punti di riferimento alla difesa del Napoli che conosce molto bene Higuain. Non si devono comunque scartare a priori altre possibilità. In presenza di Dybala il 3-5-2 è stato il modulo più utilizzato, ma resta da valutare la possibilità di affiancare le due prime punte pesanti che si sono passate solo due volte il pallone tra loro negli appuntamenti in cui hanno giocato insieme dall’inizio. Il 4-4-2 non sembra un’ipotesi percorribile al momento. A prescindere dal modulo, Allegri ha tante alternative e potrebbe cautelarsi con scelte meno sfacciate dal punto di vista tecnico e più ordinate tatticamente come potrebbe essere quella di Lichtsteiner al posto dell’estroso Dani Alves.
Sarri contro Allegri, la sfida tra due allenatori nell’elite dei tecnici italiani si arricchirà di un nuovo capitolo domani sera. La pressione sarà tutta sul tecnico bianconero, a Sarri il compito di trovare il grimaldello tattico giusto per trovare un risultato che sovvertirebbe tutti i pronostici della vigilia.