Il centrocampista italo brasiliano del Napoli Jorginho ha parlato del momento del Napoli e della lotta scudetto ai microfoni di Repubblica.
Questi alcuni passaggi dell’intervista di Jorginho che è possibile leggere in versione integrale sul quotidiano “La Repubblica” in edicola oggi.
“Ho imparato a calciare sulla spiaggia ascoltando il respiro delle balene e dell’Oceano. Mia madre mi accompagna ad allenarmi sulla spiaggia vicino casa nostra dove le balene vanno a riprodursi. Ho lasciato il Brasile a 15 anni e appena posso torno a casa.
La Juve resta favorita per lo scudetto: ha vinto sei campionati di fila e ha un gruppo super. Non dobbiamo pensare a loro, ma al Crotone: un avversario combattivo, un campo caldo. Il Napoli dovrà fare le cose per bene, con organizzazione e personalità.
I 96 punti nel 2017 sono il risultato del lavoro fantastico che stiamo facendo e ci indicano il percorso su cui dobbiamo proseguire, senza mai smettere di crescere.
Il primo posto lo viviamo con spensieratezza: non ci stiamo mettendo pressione. Ci siamo lasciati alle spalle l’amarezza per la Champions, memorizzando però gli errori che abbiamo commesso e ci sono costati l’eliminazione. Gli eventi negativi vanno cancellati subito, voltando pagina.
Finora è stata la migliore stagione della mia carriera. Continuo a crescere e ho più autostima. Sono
felice di essermi meritato la fiducia di tutti. Sono il giocatore del Napoli che tocca più palloni durante la partita e fuori dal campo abbiamo un rapporto splendido.
Nelle ultime due stagioni il nostro è diventato un gruppo granitico, nessuno escluso.
Ho scelto l’Italia e non mi sono mai pentito, ho ancora la pelle d’oca ripensando a quando ho cantato l’inno di Mameli. Devo onorare la maglia di questo Pese che ormai è parte di me. Con Ventura un rapporto normale, ho cercato di sfruttare la chance che mi ha dato. Fuori dal Mondiale per colpa di tutti”.