Il centrocampista del Napoli, Jorginho, ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport. Ecco quanto evidenziato da 100x100napoli:
SULLE DIFFERENZE DEI MODULI A CENTROCAMPO
Giocare a due o a tre in mezzo al campo non è la stessa cosa. E’ vero che a tre ho dato in passato il meglio di me stesso, a due bisogna fare di più e meglio. E’ necessario correre di più e non è detto accanto a te ci sia sempre un giocatore di rottura, di interdizione. Bisogna saper usare la testa, ragionare, prevedere le mosse degli avversari. Non è un lavoro semplice, ma mi sto applicando molto per riuscirci al meglio.
SUL RUOLO IN CAMPO
Giocare da trequartista? Ci ho provato, ma non mi trovavo. Il mio ruolo è quello davanti alla difesa, per questo mi sono sempre ispirato a Pirlo. Mi sto allendando molto sui calci piazzati, devo migliorare molto.
SUGLI OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE
La testa è fondamentale. Bisogna pensare ad una gara per volta e rimanere tranquilli. Se la testa non è a posto, le gambe non girano.
L’AMBIENTAMENTO A NAPOLI
E’ stato ed è ottimo. Tutti mi hanno accolto benissimo, la città mi piace tanto, è molto “brasiliana”, mi ha colpito positivamente da subito.
SU BENITEZ
E’ un grande allenatore, una persona per bene che sa trasmetterti concetti importanti senza perdere mai la calma. Sono qualità importantissime e soprattutto rare.