Il centrocampista italo-brasiliano è sempre più determinante con le sue giocate per il Napoli. Quando il pallone passa da e tra i piedi di Jorginho, la squadra di Sarri si sente al sicuro. Il regista ex Verona, tra l’altro molto richiesto sia nella vecchia sessione di calciomercato che in quella ancora in corso, ha preso praticamente in mano le redini del gioco azzurro. Giro palla veloce e verticalizzazioni immediate sulle punte, pressing feroce sugli avversari, e buone garanzie in fase di interdizione, a discapito del fisico tutt’altro che possente, grazie al suo intelligente senso della posizione in qualunque zona del campo. Ma è soprattutto nel palleggio che le qualità di Jorginho stanno caratterizzando il calcio di Sarri. Passaggi precisi e mai banali, spesso finalizzati allo smarcamento dei compagni e tanti tocchi lì dove, a parecchi, la palla – come si suol dire – scotta e come…
I numeri (fonte Sky Sport), da questo punto di vista, sono tutti dalla sua parte e ci dicono il perchè il mister lo stia costantemente preferendo ad un suo pupillo come Valdifiori, ad oggi molto al di sotto delle aspettative e dei 2141 palloni giocati (113 in media a partita), 1879 passaggi di cui 1707 riusciti, almeno 334 in più di ogni alto in campionato, dal collega. Statistiche esaltanti Jorginho ed i compagni che ne beneficiano, tranne però – e questo, forse, insieme allo scarso feeling col tiro da fuori e quindi col gol, è l’unico neo – che dai calci da fermo. Dati allora – per carità – ulteriormente migliorabili ed ampliabili. Il bagaglio tecnico di Jorginho può ancora arricchirsi di tante efficaci giocate per offrire al Napoli ulteriori ed alternative soluzioni di gioco. Un metronomo di valore assolto, dunque, a disposizione di Maurizio Sarri, che ci auguriamo, magari, di vedere presto con un calcio di punizione o d’angolo vincenti in più…