Per la rubrica “Tre domande a…Italia Mele” il direttore di 100×100 Napoli, inviata di Canale 8, si esprime sul big-match di domani sera allo stadio Olimpico tra il Napoli e i giallorossi.
Roma-Napoli è il big match dell’11a giornata di campionato. Quali insidie nasconde per la squadra partenopea reduce da 10 vittorie consecutive tra Campionato e Champions?
“La partita dell’Olimpico ha un livello molto alto di difficoltà. Innanzitutto, per la qualità dell’avversaria ma, anche, perché il Napoli, primatista in tutto, rappresenta un grande stimolo per ogni squadra che lo affronta. Infine, ma non ultimo, perché, la classifica corta in testa alla serie A , dà ulteriore valore agli scontri diretti”.
Il confronto tra due allenatori top: Spalletti e Mourinho. Che partita vedremo?
“Spalletti e Mourinho sono bravi famosi e, anche, istrionici.
Sicuramente, giocano un calcio molto diverso e nessuno dei due intende rinunciare ai propri principi.
Però, in fondo, in campo ci vanno i calciatori e sono, sempre, loro a determinare i risultati.
Sarà importante l’interpretazione che daranno loro alle partite, sul canovaccio preparato dai rispettivi mister.
Teoricamente, la Roma potrebbe fare densità e lasciare il pallino al Napoli per colpire in contropiede.
Senza dubbio sarà una partita di grande impatto fisico”.
Il Napoli è in grande forma e ci tiene a fare bella figura anche domani all’Olimpico. Quale atleta azzurro può fare la differenza?
“Il calcio è un gioco di squadra. Sappiamo, che la prima difesa parte dagli attaccanti e la costruzione del gioco avviene, ormai, dal basso.
Poi, è chiaro che i singoli diventano determinanti per le giocate individuali, in attacco e in difesa o per le parate.
Credo che questa volta, più che il singolo saranno determinati la mentalità e la capacità di concentrazione del gruppo”