Il momento del Napoli, la gara con il Genk e il ‘toto-allenatori’: ne parliamo con il nostro direttore Italia Mele.
Vigilia di una gara fondamentale per il presente e il futuro ‘economico’ del Napoli: quanto sono dannose queste voci di un possibile addio di Ancelotti?
“È surreale che ad un passo dalla qualificazione agli ottavi di Champions (evento rarissimo nella storia del Napoli) l’argomento principale sia l’avvicendamento in panchina, ma le pessime prestazioni in campionato hanno portato a questo. Oggi, però, il Napoli, a meno di clamorose rimonte ha poche possibilità di garantirsi i soldi dati dall’accesso alla Champions il prossimo anno. Più facile (per assurdo) provare a guadagnare da ulteriori presenze in Europa in questa stagione (quarti e magari una semifinale) e chi più di Ancelotti potrebbe provare a fare questa impresa? Sempre che abbia ancora la squadra dalla sua parte”.
A Udine con Insigne in campo primo tempo disastroso con zero tiri in porta. Nella ripresa uscito il capitano Manovra più fluida e qualche occasione gol creata, soprattutto l’uscita di Lorenzo sembra aver giovato molto a Zielinski: nel Napoli possiamo parlare di un ‘problema’ Insigne?
“La prestazione del capitano a Udine è stata brutta è evidente ma non so se oggi esista un problema di singoli.
In generale è la squadra che non ha equilibrio e alta intensità. Sicuramente ci sono molti dubbi su tante cose”.
Torna Milik e ora tra Insigne, Mertens, Lozano, Younes e Callejon tre sono di troppo: il Napoli inizia a pagare le scelte del mercato estivo?
“La differenza la fa l ‘idea di gioco che aveva Ancelotti e quella che ha poi realizzato. Sono in troppi? Se dovevi competere ad alti livelli i calciatori non sono mai troppi. Oggi si. Qualcuno uscirà a gennaio”.
Torniamo al futuro della panchina azzurra: l’addio di Ancelotti può essere davvero la panacea di tutti i mali del Napoli e Gattuso sarebbe davvero la scelta giusta anche in ottica Champions?
“Nel calcio succede tutto e il contrario di tutto. Le colpe delle brutte prestazioni certo non dipendono solo dalle scelte del tecnico, in campo ci vanno i giocatori. Cambiare allenatore è la prassi più consueta. Sui risultati questo si vedrà. In Champions, se arriverà a Napoli, Gattuso dovrà fare affidamento sulla sua esperienza….da calciatore”.
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