La crescita del Napoli di Gattuso, la sfida con l’Atalanta e la questione arbitrale: ne parliamo con il nostro direttore Italia Mele.
Dopo il Verona e la Spal con l’Atalanta il Napoli chiude la ‘trilogia’ dell’amarcord Coppa Italia affrontando le tre squadre contro le quali ha vinto le prime tre finali. Con l’Atalanta una partita in ottica Champions più per la classifica attuale o per la sfida con il Barcellona?
“Io credo che i calciatori giovedì non penseranno a niente di tutto questo ma: a divertirsi giocando, a vendicare la partita di andata decisa sul pareggio da clamorosi errori arbitrali in serie, a mostrare a tutti che sono forti e possono battere chiunque. Oggi il loro obiettivo è fare più punti possibili e perfezionare l’idea di gioco di Gattuso”.
Lozano-Younes. Entrambi sembrano rigenerati dalla cura Gattuso: per la prossima stagione come alternativa a Insigne meglio puntare su uno dei due che già conoscono Gattuso e la piazza, oppure è preferibile puntare su un profilo diverso?
“Queste ultime partite saranno importanti per le scelte future. Il Napoli è tanta roba e vuole prima valutare bene quello che ha in casa. Sicuramente un calciatore come Lozano con un ingaggio così impegnativo deve giocare e considerando che il titolare a sinistra è Insigne bisogna valutare bene la situazione anche da un punto di vista economico. Io credo che se farà un finale di stagione strepitoso in qualsiasi modo andrà a finire la società ci andrà bene”.
Il rigore concesso alla Lazio contro la Fiorentina ha riacceso i riflettori sulla questione arbitrale: il problema è l’equivoco ‘chiaro ed evidente errore’ o la poca disponibilità degli arbitri a consultare il VAR?
“La mancanza di regole certe. Non si possono tenere due piedi in una scarpa. La VAR deve intervenire obbligatoriamente ogni volta che un arbitro sbaglia Questo sia in area sia sui falli pericolosi. Altrimenti è totalmente inutile”.