Il Napoli dalla sconfitta con la Fiorentina alla vittoria con la Sampdoria. Dalla paura della lotta per non retrocedere alle ambizioni europee. Ne parliamo con il nostro direttore Italia Mele.
Sampdoria battuta e zona Europa League a soli due punti: considerando che ci sono da giocare i due scontri diretti e il fattore Juventus già superato dal Napoli ma ancora sulla strada di Atalanta e Roma si può sognare anche la Champions?
“Chi siamo noi per dire cosa si può sognare? Il sogno è libero e gratuito. Se parliamo di obiettivi, invece, allora dico: “Obiettivo Vittoria”. Vincerne il più possibile ha in sé tutte le risposte. Passo dopo passo, ogni cammino inizia, si sviluppa e finisce. Detto ciò i campioni di stimolano grandi obiettivi”.
C’è ancora da limare qualche dettaglio ma il Napoli ha ritrovato tonicità fisica e il piacere di giocare al calcio: Gattuso più bravo a ridare alla squadra la necessaria forma fisica o a ricostruire il centrocampo e quindi il gioco con i nuovi acquisti?
“Un allenatore si occupa ovviamente di tutto: tattica, preparazione fisica e miglioramento delle qualità tecniche.
Gattuso ha dovuto mettere mano alla preparazione in pieno campionato. Ha rischiato, ha pagato scotto ma non poteva farne a meno ed ora sta raccogliendo i frutti. Tatticamente con l’aiuto del mercato ha sistemato il resto”.
Nella rinascita della squadra quanto potrebbe aver inciso quel mini ritiro a Castel Volturno dopo il fondo toccato nella gara persa contro la Fiorentina al San Paolo?
“Quel confronto lo vollero i calciatori quindi pensavano fosse necessaria. Aggiungiamo la condizione fisica ritrovata, i nuovi sistemi da assimilati, il recupero degli straordinari giocatori infortunati e l’inserimento dei nuovi. Miscelare tutto e gustarsi il risultato”.
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