Il direttore di 100×100 Napoli, Italia Mele, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni della redazione.
Il Napoli è reduce dalla straordinaria vittoria di Amsterdam ed oggi affronta la piccola Cremonese in trasferta. È forse questo il vero esame di maturità degli azzurri?
“Nel calcio moderno non esistono partite facili perché ogni squadra, soprattutto in Italia, è organizzata tatticamente. In particolare, la Cremonese di Alvini, ha una precisa idea di gioco. Questa consapevolezza deve essere ben chiara a tutti i calciatori del Napoli. Al di là di una naturale stanchezza fisica la squadra ha tante motivazioni da non potersi permettere di lasciare niente sul campo di Cremona. Si sono preparati bene, nonostante i tempi stretti e le difficoltà non saranno mentali ma, eventualmente, determinate dalle normali dinamiche di campo. Un passo alla volta ed ognuno è necessario.”
Le scelte di Spalletti: spazio ad un ampio turnover o ai soliti 3/4 cambi che al momento sembrano dare degli eccellenti risultati?
“I giocatori sono tutti importanti e di qualità Le scelte verranno fatte sulla condizione individuale e, anche, sulle caratteristiche degli avversari. Il calcio si gioca in 16, partire dal primo minuto o subentrare non fa la differenza. Se ci riferiamo, all’undici di partenza dell’ultima partita, immagino ci saranno, pronti via, massimo quattro cambi, il resto, in corso d’opera.”
L’entusiasmo dei tifosi azzurri. Anche oggi migliaia di napoletani seguiranno la propria squadra a Cremona mentre il Maradona sarà nuovamente tutto esaurito per la gara di ritorno con l’Ajax. Credi che i tifosi torneranno ad essere un fattore determinante capace di portare punti come accaduto anche nell’anno dei 91 punti di Sarri?
“I tifosi sono l’essenza del calcio. L’Alfa e l’Omega. Senza di loro il calcio non esiste. Normalmente dovrebbe essere il tifo a spingere la squadra, a volte è il contrario. L’importante è il risultato finale. Il Maradona, può fare la differenza e vederlo pieno e festante è un piacere enorme. Confrontare la struttura con gli splendidi stadi europei è deprimente ma il cuore pulsante del tifo può compensare le carenze dell’impianto e riempire, anche lo spazio occupato dalla pista d’atletica, con l’impero della passione.”