Tre domande al nostro direttore e inviata di Canale 8 Italia Mele alla vigilia del match di Champions Napoli-Rangers.
Il prestigio sportivo e l’aspetto economico importante per un club come il Napoli del primo posto nel gruppo e la gara di campionato con il sempre ostico Sassuolo fra tre giorni: lo Spalletti allenatore avrà dormito stanotte pensando alla formazione da mandare in campo con i Rangers?
“Il mister ci ha raccontato di essere cambiato e di fare, ormai, scelte serene che lo fanno dormire come un bambino. Al di là delle battute, credo che Spalletti abbia le idee chiare e, soprattutto, un’ ampia possibilità di scelta.
Gli allenatori ragionano partita per partita, obiettivo per obiettivo. Lo scopo, come ha ricordato lo stesso tecnico del Napoli è scegliere i calciatori più adatti per vincere quella partita”.
A proposito di Spalletti: nelle conferenze stampa è molto più sereno dello scorso anno: per i risultati o perché si è calato di più nella realtà napoletana?
“Io, personalmente non ho notato grandi differenze, tra questa e la passata stagione. Quando le cose vanno bene, in una realtà come quella napoletana, unica grande città italiana, ad avere, peraltro, una sola squadra, non è difficile gestire il rapporto con i giornalisti ed ora le cose non vanno bene ma benissimo. Siamo anche molto lontani dai momenti cruciali che generano tensioni. Di fatto non credo che la natura delle persone possa cambiare nell’arco di pochi mesi. L’auspicio è sempre l’equilibrio da parte di tutti i soggetti coinvolti. Poi, tutto ciò che viene detto è per definizione stessa, volatile. Quello che resta sono i risultati”.
Spalletti giustamente dice “sono tutti titolari”: ma questa squadra può fare a meno di Di Lorenzo, Kim, Anguissa, Lobotka e Kvaratskhelia?
“Nessuna squadra al mondo può fare a meno dei suoi giocatori migliori. Però nessuna squadra al mondo può far giocare sempre gli stessi. La differenza, la fa la capacità del gruppo nel restare dentro il progetto e la qualità complessiva della rosa. Nel Napoli è molto alta. L’esempio dato da Gaetano domenica scorsa è chiaro.
Ovviamente, oggi non puoi pensare di farle giocare tutte a lui escludendo, ad esempio , Zielinski o Lobotka ma sai che se sarà chiamato in causa farà molto bene e sarà titolare appieno del tempo e dello spazio che gli verrà concesso. Questo è il vero concetto di titolarità. Essere sempre all’altezza”.