Il momento no del Napoli in campionato, l’imminente sfida Champions con il Salisburgo, il rendimento di Koulibaly: ne parliamo con il nostro direttore Italia Mele.
La sconfitta di Roma: il valore del Napoli è quello dei trenta minuti di grande calcio giocato dal rigore parato a quello segnato oppure è quello dell’altra ora di gioco con manovra confusa e tanti errori anche banali dei singoli?
“Il valore di una squadra non può essere assolutamente quantificato (nel bene come nel male) attraverso la valutazione di frazioni di gioco nel corso di un singolo match. La rosa del Napoli ha dimostrato nel corso degli anni, giocando centinaia di partite, certificata dal numero di punti fatti e vittorie ottenute, tutto il suo valore.
Il problema è capire perché non riesca ad esprimere le proprie qualità”.
Il rigore parato da Meret ha svegliato il Napoli. Quello segnato da Veretout lo ha trasformato in negativo. Quanto il carattere e la mentalità dei singoli sta condizionando il rendimento della squadra?
“L’incidenza dell’aspetto psicologico nelle prestazioni del Napoli è altissima. Tre eventi hanno instillato nei calciatori il seme della negatività La sciagurata partita contro la Juventus, l’assurda sconfitta del San Paolo contro il Cagliari e lo scempio di Napoli-Atalanta. Aggiungendo a questo: vari eventi di natura diversa( che hanno creato fibrillazione nello spogliatoio) e perdita di certezze difensive per le prestazioni scadenti di Koulibaly e Manolas, il Napoli è diventato, spento, timoroso, a volte apatico”.
Non si può non parlarne. Koulibaly dopo l’autogol a Torino con la Juventus è in uno stato confusionale: Ancelotti deve e può fare a meno del senegalese per qualche partita?
“Koulibaly, a parte il match di Champions contro il Liverpool, non ha mai, o solo a sprazzi, giocato come negli anni scorsi. Nel calcio ci sono momenti nei quali è meglio fermarsi ma non è mai facile rinunciare a un top come Kalidou. Bisogna affidarsi all’esperienza di Ancelotti e alle sensazioni del calciatore”.
Martedì c’è la gara speriamo decisiva contro il Salisburgo. La qualificazione matematica agli ottavi di finale di Champions può dare in positivo una scossa alla squadra anche per provare la risalita in campionato?
“Dopo tanti momenti decisivi, bucati in campionato e una buona dose di malasorte si va cauti sulle previsioni ottimistiche. Se, comunque, con il Salisburgo dovesse andare bene, dal mio punto di vista sarebbe solo mettere il punto ad un primo capitolo della stagione del Napoli. Archiviata la qualificazione agli ottavi si potrebbe pensare a scrivere il resto della storia, magari con qualche colpo di scena positivo e un bel finale”.