La netta vittoria con il Genoa, la porta del Napoli ancora inviolata e l’imminente sfida contro la Juventus: ne parliamo con il nostro direttore Italia Mele.
Due partite consecutive con zero gol subìti, non succedeva dalla 7° e 8° giornata dello scorso campionato, soprattutto una sola vera occasione gol concessa agli avversari: Gattuso almeno con le medio-piccole ha ritrovato gli equilibri giusti che il Napoli non aveva la scorsa stagione?
“Non era banale e neppure scontato fare 8 gol senza incassarne. Soprattutto con le squadre di livello inferiore il problema del Napoli era sempre stato quello dell’equilibrio tra le due fasi, mentre con le “pari grado” vuoi per maggior concentrazione vuoi per un atteggiamento più prudente le partite venivano giocate in modo diverso.
Oggi possiamo dire che stando ai primi responsi, la squadra sta finalmente raggiungendo l’auspicato equilibrio”.
A proposito di medio-piccole: il Napoli nello scorso campionato ha perso proprio contro di loro 17 punti in casa determinanti per la qualificazione in Champions: la netta vittoria con il Genoa può considerarsi il segnale di un cambiamento di mentalità nell’affrontare questo tipo di gare?
“La capacità di tenere alta la concentrazione è il particolare che fa la differenza nelle grandi squadre. Gattuso ha lavorato moltissimo su questo aspetto e continuerà a farlo. Tre punti sono tre punti sia che vengano conquistati con la Juventus che con lo Spezia. È la somma che fa il totale”.
Tra Parma e Genoa il Napoli ha segnato quattro gol grazie ad errori degli avversari. Possiamo considerarli errori indotti dal pressing alto provato con insistenza in ritiro da Gattuso?
“Sicuramente la pressione alta può indurre l’avversario all’errore ma soprattutto determina una maggiore occupazione degli spazi. Ovviamente bisogna essere concentrati, raddoppiare gli avversari e stare stretti perché altrimenti si rischiano imbucate”.
Chiudiamo con la sfida contro la Juventus di domenica prossima. Al netto dell’assenza di Insigne contro i forti bianconeri ti aspetti un cambio modulo per dare più consistenza al centrocampo?
“Vediamo cosa succede dopo la tegola Genoa, oggi è difficile fare previsioni. In linea generale, al di là del modulo conta e conterà sempre l’interpretazione del ruolo fatta dai calciatori che fa sempre la differenza sui numeri”.