Tre domande a Italia Mele prima del confronto tra Napoli e Liverpool di stasera ad Anfield.
Come di consueto Italia Mele, direttore di 100×100 Napoli e inviata di canale 8, ha risposto a tre domande prima del confronto tra Napoli e Liverpool che si giocherà stasera ad Anfield.
Liverpool-Napoli chiude il girone A di Champions League guidato dal Napoli a punteggio pieno. Un risultato positivo degli azzurri stasera cosa potrebbe significare oltre al fatto di consolidare il primato?
“Il Napoli può arrivare primo anche perdendo ad Anfield, purché con non più di tre gol di scarto. Al di là della matematica, il primato, ovviamente, consentirebbe agli azzurri di evitare le prime qualificate degli altri gironi. Del resto sono altri i dati da considerare. C’è quello economico: ogni vittoria in Champions rapprenda un guadagno milionario per i club, poi ci sono i punti, il ranking internazionale (anche in questo Napoli primatista) ma, soprattutto, fare risultato vorrebbe dire aumentare, ancora di più, prestigio individuale e per il club e consapevolezza e, quest’ultima, è il miglior carburante per lo sprint finale, prima della sosta”.
Considerando l’avversario (che però è reduce da varie sconfitte in campionato) si preannuncia una partita molto fisica. Quale sarà il migliore centrocampo da schierare stasera?
“Immagino che Spalletti giochi con Anguissa, Lobotka e Zielinski. Il terzetto rappresenta il cuore pulsante della squadra ed il marchio della sua identità”.
Due allenatori top: Klopp e Spalletti, la sfida nasce già nella conferenza stampa prepartita… strategia?
“Credo che le considerazioni di Klopp siano frutto di una sincera riflessione sulla forza del Napoli. Spalletti non nega (come potrebbe) le qualità della sua squadra ma non vuole cadere nella tentazione della vanagloria. L’avversario è talmente immenso e dalle enormi risorse, da obbligare tutti ad una grande attenzione ed a una buona dose di umiltà. lIl resto è strategia e pretattica” .