Italia Mele, Editore di 100x100Napoli è intervenuta a TeleVomero, durante la trasmissione Tribuna Sport.
Tanti i temi toccati durante la serata tra cui il problema del leader, che dopo l’addio di Pepe Reina la squadra azzurra sembra essere rimasta orfana.
Queste le sue dichiarazioni: “Il Napoli non è partito col piede giusto e l’atmosfera che si respira non è bella. Mi piacerebbe che i tifosi possano accogliere la squadra in modo positivo, e dopo la vittoria di Genova lo stadio era pieno spero di rivederlo di nuovo così anche dopo questa sconfitta. Dopo la campagna acquisti non ottimale dobbiamo dare tempo e fiducia ai nuovi arrivati. La rosa attuale del Napoli poteva battere il Chievo”.
Chi è il leader in questo momento nel Napoli?
“Il calcio è un gioco di squadra e serve sempre una guida. Higuain poteva essere il leader domenica ma il rigore sbagliato lo avrà frenato. Il carico di aspettativa sarà il blocco psicologico che stanno vivendo i calciatori azzurri. Oggi il vero leader della squadra è Inler perché è colui che sembra avere più carattere. Ma io credo che questo ruolo deve essere affidato a Benitez dentro e fuori al campo. Attualmente il Napoli, con questi giocatori, non può giocare con un centrocampo a due”.
Come hai visto le dichiarazioni di Benitez sul mercato?
“Benitez non è stato ironico nelle sue dichiarazioni, lui è una persona che svolge al meglio il proprio lavoro. L’aspetto psicologico nel calcio conta molto, domenica mi è sembrato vedere ansia da prestazione e deve essere sciolto, in questo Benitez può riuscirci. Lo spagnolo con l’Inter si è dimesso perché aveva una squadra contro non vedo perché qui deve dimettersi quando la squadra l’ha costruita lui stesso. Il tecnico ha giocatori forti che non possono impaurirsi davanti ad una squadra come il Chievo. Poi Bardi è stato bravo, ha parato l’impossibile”.
Come vedi Callejon?
“Il Napoli sta venendo meno nei giocatori che sono stati i migliori nell’anno scorso come Callejon. L’apertura sulle fasce è fondamentale e l’impeto con cui giocava lo spagnolo era una marcia in più poi l’anno scorso le avversarie non conoscevano le sue capacità e il suo modo di giocare. Non trovo giusto dare la colpa solo ai difensori: il problema credo sia nella mancata interdizione da chi la deve assicurare, c’è bisogno di più forza fisica a centrocampo”.
Il Napoli affronterà un tour de force.
“Questo darà modo di poter parlare di calcio. Giovedì c’è lo Sparta Praga e il Napoli ormai è conosciuto e temuto, e quando ha l’obbligo di vincere purtroppo trova avanti a sé squadre che giocano la partita della vita. La squadra deve convincersi che può e deve vincere, devono avere la forza giusta per arrivare a ciò”.
Come può continuare a crescere il Napoli? Deve vendere i suoi top player?
“Il Napoli in questi anni è cresciuto anche attraverso la vendita di Cavani e Lavezzi che hanno dato plusvalenze. Giocatori e top player che la società ha in questo momento non li vendi, trattenere Higuain e Callejon è stato un sacrificio da parte della società. Il Napoli adesso non può permettersi di vedere i suoi campioni, servono soldi freschi e due sono le cose: o li mette De Laurentiis di tasca sua o si cercano soci. Lo stadio di Torino, alla Juventus in questo momento da una perdita perché non è sfruttato. Il San Paolo non è una delle risposte economiche che servono ora”.