Così l’arbitro toscano Massimiliano Irrati ai microfoni di “Radio Anch’io lo sport”.
“All’inizio ero scettico, ma mi sono dovuto ricredere, i fatti hanno dimostrato che la Var serve”: “Quando Rosetti, leader poject del progetto Var, ci iniziò a parlare di questa cosa due anni fa – dice – sembrava inapplicabile, ero molto dubbioso sull’applicazione pratica convinto che potesse trasformare il calcio in peggio ma mi sono dovuto ricredere. Il comportamento dei calciatori è migliorato il gioco effettivo è aumentato.
Chiunque faccia l’arbitro non può che apprezzare l’aiuto che viene da fuori, prima doveva decidere completamente da solo e mentre tutti gli altri rivedevano le azioni lui era l’unico a non poterlo fare”.
Irrati parla anche della sua esperienza nello staff addetto alla Var ai Mondiali di Russia: “E’ stato qualcosa di incredibile. Ho vissuto per un mese una vita parallela, una realtà virtuale, ma è stato un momento di crescita tecnica non indifferente”.