Sahar Khodayari non ce l’ha fatta ed è morta per rivendicare il diritto delle donne di entrare allo stadio.
La giovane donna di 29 anni lo scorso marzo aveva provato a sovvertire le leggi travestendosi da uomo ed entrando allo stadio per vedere una partita. Un selfie inviato alla sorella, però, ha fatto sì che fosse scoperta dalle autorità che l’hanno arrestata e poi mandata a processo per oltraggio di pudore. La sentenza del giudice è stata di sei mesi di reclusione.
Lei davanti al tribunale della capitale Teheran ha risposto dandosi fuoco, diventando una torcia umana. Dopo giorni di sofferenze, ricoverata con ustioni al 90% del corpo, Sahar Khodayari è morta questa mattina, come riporta Radio Farda.