Quest’anno i numeri in fase realizzativa non sono una novità. Quelli relativi ai gol subiti invece sì. Un dato che fa ben sperare, ma che per alcuni è degno della ‘manovra Sarri’ – in segno di scaramanzia -, è quello rappresentato dagli 8 gol incassati dal Napoli fino ad ora in campionato. La squadra partenopea non ne subiva così pochi dopo 13 turni dalla stagione 1986/87, quella del primo scudetto.
Dopo le prime tre giornate scioccanti, con Pepe Reina che ha dovuto raccogliere per ben 6 volte in 3 partite il pallone dal sacco, gli azzurri hanno dimostrato una solidità difensiva, per certi aspetti inaspettata ed impressionante. Di chi allora i meriti? Da registrare un miglioramento della condizione psicofisica dei calciatori – su tutti del ritrovato Albiol -; un pizzico di fortuna in più che nel calcio non guasta mai; ma senza dubbio la discriminante principale è data dai risultati del duro lavoro svolto da mister Sarri, quotidianamente e maniacalmente sui quattro di difesa, sin dal primo giorno del ritiro estivo.
E i singoli interpreti di questa squadra lo sanno bene e non le mandano a dire, quando in più occasioni sono chiamati a riconoscere la bravura e l’umiltà del tecnico toscano nell’aver, con pazienza e caparbietà, trasferito loro i propri dettami tattici.
Uno di questi è Faouzi Ghoulam che oggi è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli anche per commentare il rendimento eccezionale avuto dal Napoli fino a questo momento. Il terzino ha provato così a spiegare il perchè di questo improvviso miglioramento della squadra dall’anno scorso ad oggi: “Il lavoro del mister ha portato bene soprattutto in fase difensiva, sono felice di come stanno andando avanti le cose e vogliamo continuare così.”
La qualità dei singoli interpreti del reparto offensivo le conosciamo tutti e – come più volte ha ammesso lo stesso allenatore azzurro – è dai loro piedi che dipendono molti dei gol messi a segno dal Napoli, ma l’organizzazione difensiva è per gran parte il frutto di una trasformazione avvenuta prima nella testa dei calciatori e poi manifestatasi nei movimenti tattici sul campo e che non può non portare la firma in calce del maestro Maurizio Sarri.