Il calcio femminile non è come tutti pensano, è molto di più. Un mondo tutto da scoprire
“Il calcio femminile è sempre esistito soltanto che prima veniva denigrato, o comunque messo da parte, mentre oggi si cerca di dare più importanza ad un movimento vasto” . In Italia ha tardato ad arrivare però, per fortuna, oggi le cose stanno cambiando ed abbiamo numeri veramente interessanti: Sono 23.196 le calciatrici tesserate per la Federcalcio e 659 sono le società registrate, con una serie A a 12 squadre, e una serie B suddivisa in 4 gironi, con promozioni e retrocessioni. Tutti questi dati sono importanti e confortanti però rispetto all’Europa non sono nulla anche se destinati, per fortuna, ad aumentare.
Il vero problema è che le atlete donne, non solo nel calcio ma ad esempio anche nel volley femminile , non vengono considerate professioniste. Nonostante vivano di sport, si allenino e sfruttino la propria immagine esattamente come i loro colleghi uomini. Non hanno gli stessi benefici e subiscono un’evidente discriminazione, non potendo, ad esempio, beneficiare, un giorno, di una tutela pensionistica né mutualistica.
Un passo in avanti è stato quasi fatto dalla FIGC che ha intenzione di sottrarre i campionati di serie A e serie B alla LND, per far appunto crescere questo movimento calcistico femminile. “Ad oggi molti campi non sono regolamentari, e sono ancora in terra battuta, in poche parole: Impraticabili. Gli arbitri non ci considerano più di tanto che sia una giocatrice normale o il capitano stesso, ed a me è capitato in prima persona di essere trattata come se fossi una sprovveduta messa lì per caso a dare due calci ad un pallone” .
“Noi donne così come gli uomini abbiamo la nostra passione, viviamo per questo magnifico sport, facciamo sacrifici perché c’è chi lavora, chi studia ma non molliamo mai e siamo felici. La sera col freddo, gelo, acqua, neve, caldo siamo sempre su quel dannato campo per dare il meglio di noi la domenica. Nessuno ci considera eppure, quest’anno, io con la mia squadra ho raggiunto bei obiettivi, una finale di coppa campania”.
“Per fortuna quest’anno grazie alla consigliera regionale della Fgci, Giuliana Tambaro, si è riuscito ad organizzare qualcosa per noi calciatrici. A villaricca si è svolto, per la prima volta, il “Galà del calcio femminile” con gli interventi del Presidente Cosimo Sibilia, del Presidente Fgci Campania, Salvatore Gagliano e l’intero consiglio direttivo. Un Galà che ha dato spazio a questo movimento, che ha messo in primo piano noi calciatrici che siamo state premiate come squadre e singolarmente. Sembra quasi che qualcosa piano piano si stia smuovendo, noi attendiamo fiduciose” .
“A breve inizierà una nuova stagione e noi tutte calciatrici speriamo solo di essere messe alla pari degli uomini ed avere più rispetto. Il calcio non è una questione solo maschile e noi vogliamo dimostrarlo” .
“Perché convinte che prendendo a calci il muro della diffidenza prima o poi cadrà”