Con un comunicato ufficiale la SSC Napoli ha chiarito che Lorenzo Insigne non è stato convocato per Liverpool a causa del trauma contusivo al gomito destro rimediato contro il Milan.
Secondo un articolo firmato da Antonio Giordano pubblicato sul portale web del “Corriere dello Sport” non è da escludere una motivazione diversa.
Infatti secondo il quotidiano romano:
“Meglio non negarsi nulla, arricchire d’un altro capitolo questo noir in salsa partenopea, inserirci “leciti sospetti” e continuare così. Anche da soli, a tinteggiar di “giallo” l’atmosfera cupa d’un microcosmo del quale s’avvertono i disagi ma anche i “veleni”.
E poi, l’ha detto chi ne ha viste di cotte e anche di crude, «a pensar male del prossimo si fa peccato, ma spesso s’indovina». Comunque si resta nell’ambiguità d’una scelta che rimane lì, sospesa nell’aria, a scatenare perplessità. Interrogandosi nel silenzio che avvolge chiunque, Insigne compreso, mentre sta per essere diffusa la lista dei convocati nella quale lo scugnizzo non c’è.
Ed è chiaro che il confine tra una tesi e quell’esatta contraria è labilissimo, però non appartiene certo alla libera interpretazione riassumere la cronaca: le casacchine di un allenamento che ha carattere “indiziario” sono state consegnate, inducono a pensare che quel Napoli lì, quello che ha tracce di restaurazione nello schieramento e anche nell’atteggiamento tattico, non comprenda Insigne, perché lui non c’è, e che dunque quelle fitte che il capitano sabato sera aveva avvertito a San Siro, ma che domenica parevano sparite a Castel Volturno, siano ricomparse proprio quando la soglia del suo dolore ha subito una metamorfosi, abbassandosi immediatamente, trascinandolo fuori da una vigilia che invece appartiene esclusivamente agli altri e che verrà attraversata assieme, nel Titanic (l’albergo di un anno fa, che però non spinge all’ironia) dal Napoli privo di colui il quale dovrebbe esserne il leader”.