Il Corriere dello Sport oggi in edicola, ha pubblicato l’intervista che Walter Veltroni ha fatto a Lorenzo Insigne.
L’attaccante di Frattamaggiore ha svelato il retroscena che a otto anni, durante un provino, venne scartato per il fisico non proprio da corazziere una vera delusione per chi dormiva “Abbracciato a un pallone”.
Un pianto a dirotto durante una partita del fratello, è stata la fortuna del Napoli perchè dopo quel pianto Lorenzo Insigne è entrato nel mondo del calcio fino a diventare una possibile bandiera come lo è stato Totti per la Roma:
“Lo spero perché ho sempre desiderato indossare questa maglia per tutta la vita. Poi si sa che non dipende solo dal calciatore, ma dalla società. Io per ora ho rinnovato un contratto di cinque anni con il Napoli, sto bene così, penso a giocare nel modo migliore il prossimo campionato. Il mio desiderio è rimanere più a lungo possibile nella squadra dove mi sono formato e per la quale il mio cuore palpita”.
Insigne ha parlato della piccola stanza che divideva con i fratelli e che lasciava spazio solo a un pallone, ha poi confessato che appena ha iniziato a guadagnare con il calcio, anche se i soldi non erano tanti, ha fatto in modo che il padre lasciasse il lavoro regalando ai genitori anche un appartamento.
L’intervista ha toccato poi argomenti più strettamente calcistici.
Maradona.
“Il più grande di tutti, ci ha fatto sognare e non smetterò mai di ringraziarlo per aver regalato delle gioie ai nostri tifosi. A livello calcistico è il mio modello e anche se provo a migliorarmi, so che non potrò mai arrivare ai suoi livelli anche se un calciatore forte è frutto del suo talento ma anche della fatica e alla fine il lavoro”.
Scudetto.
“Non penso manchi tanto perché quest’anno siamo andati vicini a fare una grande impresa. Dispiace perché abbiamo fatto un grande campionato, non siamo arrivati né secondi né primi, però abbiamo finito bene il campionato e quest’anno ripartiamo da una grande base. La cosa importante è che fino a ora non è andato via nessuno e spero che rimarremo tutti per fare un grande campionato.
Higuain.
“Sì, ci sentiamo ogni tanto però non è che prima avessimo un grande rapporto. Perché io essendo di Napoli e avendo qui anche la famiglia e gli amici, non frequento tanto i compagni”.
Su Napoli e il suo futuro.
“Per ora vivo dove sono cresciuto, a Frattamaggiore. Ai giocatori che rifiutano Napoli per paura di questa città dico solo che si sbaglia perchè da tanto ed una citta bellissima da vivere e scoprirla tutta. Io vivo di calcio e quando c’è la sosta estiva soffro perchè mi piacerebbe giocare sempre. Spero di rimanere in questa società anche quando smetto”.
L’intervista integrale di Lorenzo Insigne è possibile leggerla sul “Corriere dello Sport” oggi in edicola.