Tre partite in una settimana. Ieri, contro l’Olanda la nazionale ha sfiorato la vittoria, pareggio arrivato con l’Italia in dieci nel finale (dopo l’espulsione di Criscito) che in evidente difficoltà fisica hanno mostrando buone giocate ma poca lucidità e concretezza sotto porta.
Giornata indimenticabile quella di ieri per il folletto partenopeo. 4 giugno 2018, data importantissima che Lorenzo Insigne non dimenticherà facilmente, non solo perché ha compiuto 27 anni ma sopratutto perché nel match contro gli Orange è il primo calciatore del Napoli ad indossare la fascia di capitano della Nazionale.
Dimostra però di non sentire la pressione anzi, tutto ciò responsabilizza ed esalta il talento azzurro. È il più ispirato in campo, prova a dare qualità alla manovra azzurra. Nel primo tempo regala due ottimi palloni , serve a Belotti un assist fantastico, ma il centravanti del Toro spara su Cillessen vanificando una giocata magnifica di Lorenzo, poi è Verdi (nuovo acquisto partenopeo) a mandare alle stelle un altro assist niente male del capitano azzurro.
Nella ripresa Zaza porta avanti l’Italia ma subito dopo, però, gli azzurri si fanno infilare da un lungo lancio, la diagonale di Criscito è inadeguata e il fallo su Babel gli costa il “rosso”. Partita finita per Insigne che lascia il campo a Bonucci.
Dall’incredibile esclusione contro la Svezia, alla fascia di capitano. Da Ventura a Mancini, questa volta puntando su Insigne, cosi riparte la rifondazione azzurra.