Lorenzo Insigne ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni della prestigiosa testata francese France Football. Ne proponiamo un estratto.
“Ho sentito molta pressione fin dal primo giorno in cui sono arrivato al Napoli perché tutti si aspettavano qualcosa in più da me. E ho sempre cercato di fare del mio meglio, anche perché sono un tifoso prima di essere un calciatore. Sono peggio di un ultra! Potrebbe essere una brutta cosa per alcuni, ma per me è così.
Non lo dico perché sono napoletano, ma chi viene a trascorrere qualche giorno di vacanza qui si innamora perdutamente della nostra città. Quando ne parlo con i miei attuali compagni di squadra, nessuno intende andarsene perché, al di là dell’attuale classifica, si sentono perfettamente a proprio agio qui. È spiacevole che quando un giocatore riceve un’offerta dal Napoli e un’altra dall’Inter, dalla Juve o da Milan, sceglie quasi sempre la seconda soluzione. Abbiamo un’immagine negativa, ma spero che questo cambi nel tempo.
La Nazionale? Ancora non riesco a rendermene conto. Immobile, Verratti, Bonucci ed io rappresentiamo ora i veterani del gruppo. Barzagli, Buffon, De Rossi e forse Chiellini si sono ritirati a livello internazionale. Pochi giorni dopo l’eliminazione contro la Svezia ho ricevuto dei messaggi da loro: hanno detto che ora toccava a noi giocare, che avevamo la personalità e le potenzialità per riportare l’Italia in cima. E daremo tutto”.
Verratti? Sono innamorato di Marco! Nel suo ruolo è il migliore del mondo, e non lo dico perché siamo stati compagni di squadra. Ho trascorso un anno con lui a Pescara, e un paio di allenamenti sono stati sufficienti per rendermi conto di che fenomeno fosse. Purtroppo non è ancora pienamente consapevole dei suoi mezzi, è un ragazzo eccezionale, ma è come se a lui non importasse”.