Ingiustizia è fatta. La squadra più bella del campionato, la squadra italiana più ammirata in Europa è terza in classifica di un campionato che negli ultimi anni non passa mai agli archivi lindo e pinto.
Ingiustizia è fatta. In Italia chi gioca al calcio, per confrontarsi con le più forti d’Europa deve passare prima per la lotteria dei play-off di Champions League.
Ingiustizia è fatta. Ben 14 rigori a favore (ma quanti di questi erano da assegnare? C’è chi dice meno della metà), l’autorizzazione a protestare sempre e comunque accerchiando l’arbitro in classico ‘stile Juventus’, le diverse sviste come quella di oggi in occasione del gol del pareggio dell’1-1 che ha permesso alla Roma di superare un momento difficile della partita. Eppure solo un punto, appena un punto, ha diviso una Roma ‘italiana’ dal Napoli europeo.
Ingiustizia è fatta. La vera sportività e lealtà sportiva del Genoa che ha onorato da grande squadra e società seria lo sport di decubertiana concezione, ha dovuto pagare dazio all’atteggiamento della Juventus vista contro la Roma che poco ha a che fare con lo sport. Ma proprio la Juvebtus ‘Campione d’Italia’ è la vera sconfitta di giornata dopo la lezione che ha avuto dal comportamento in campo del Genoa già salvo.
Ma il calcio è così, non sempre i valori in campo rispecchiano la classifica finale. In Italia soprattutto.