Uno studio presentato nel luglio del 2014 al convegno annuale dell’American Orthopaedic Society For Sports Medicine’s (AOSSM) ha scoperto che una nuova rottura del Legamento Crociato Anteriore (LCA) è molto frequente in atleti che hanno già subìto questo tipo di infortunio.
Nel 4,3% dei casi studiati la recidiva si è verificata allo stesso ginocchio infortunato, mentre nel 3,6% dei casi l’infortunio ha colpito il ginocchio opposto proprio come capitato a Milik.
Il principale autore della ricerca, Christopher C. Kaeding medico della Ohio State University, ritiene che alcuni fattori di rischio quali l’età, lo sport praticato, il sesso, l’abitudine al fumo, l’indice di massa corporea e il tipo di innesto utilizzato per sostituire il legamento lesionato possono essere identificativi di una possibile ricaduta.
Secondo questo studio l’età più giovane e il livello di attività aumenterebbe il rischio di lesione del LCA allo stesso ginocchio entro i due anni dopo il primo infortunio, anche se risulta predominante il verificarsi dell’infortunio al ginocchio opposto a quello operato.
Lo studio dell’AOSSM ha evidenziato anche che la maggior parte degli infortuni per la rottura del LCA, difficilmente si verifica per contatti tra atleti ma di solito sono provocati da cambi di direzione, movimenti combinati con arresti improvvisi, cadute poco coordinate sulla gamba d’appoggio dopo un salto, torsione del ginocchio quando il piede è ben piantato per terra.
Infine è difficile valutare come gli atleti possano migliorare i loro movimenti per prevenire questo genere di infortuni.