Tanti infortuni, troppi per il Napoli, addirittura seconda squadra in Serie A per numero di infortunati. Lo studio de Il Roma.
“Infermeria vuota. Zero infortunati. Era uno dei cavalli di battaglia del Napoli di Sarri. Il club azzurro finiva in cattedra, a sciolinare i dati di un’infermeria vuota. In particolare, nelle ultime due stagioni con il toscano in panchina, si registrò la quasi totale assenza di problemi fisici di natura muscolare. Merito dello staff medico (che oggi ha perso De Nicola), della preparazione dello staff di Sarri. Nessuno può dirlo con precisione. Magari, ma è difficile crederci, era solo fortuna. Di certo oggi le cose sono cambiate.
IL NAPOLI si è decisamente normalizzato da quando è arrivato Ancelotti. Non che sia un colpa, ma dalla scorsa stagione è diventato normale vedere calciatori fermarsi durante la partita per un problema muscolare. Un andazzo simile allo scorso anno, ma in questo inizio di stagione le cose sono andate ancora peggio. Basta vedere i numeri: dopo sette giornate di campionato, il Napoli deve fare i conti già con otto infortunati complessivi. Di questi otto il 75% ha avuto (o ha) un problema di natura muscolare. Considerando tutte le squadre di Serie A soltanto la Roma ha fatto peggio, con ben 12 infortunati e una percentuale di problemi muscolari del 50%. Anche la Juventus conta lo stesso numero di infortunati del Napoli (otto) ma la percentuale di problemi muscolari è inferiore, fermandosi al 50%. Tra le società più virtuose spicca l’Atalanta, che non registra alcun infortunio muscolare. Di certo si fa notare questo dato, perché per il Napoli l’infermeria vuota era un fiore all’occhiello. Lo storico medico sociale Alfonso De Nicola non c’è più. Pur trattandosi di un professionista esemplare, il dato degli infortunati in crescita non si può imputare al suo addio.
LO STAFF MEDICO è rimasto lo stesso, ma sicuramente qualcosa è cambiato. Probabilmente il problema si deve ricercare nella preparazione atletica. All’epoca di Sarri c’era un’attenzione quasi maniacale per questo aspetto, con ogni calciatore che aveva una tabella personalizzata di lavoro atletico, e spesso c’era anche una dieta precisa da seguire. Eppure sono solo teorie. Anche Ancelotti ha uno staff di assoluto rispetto, e sarebbe un errore mettere in discussione la bontà del lavoro della squadra di tecnici che collabora con l’allenatore. Anche se in numero superiore alla media, il Napoli è grossomodo in linea con altri club: Torino, Cagliari, Lecce e Genoa pure fanno i conti con molti infortunati. Un po’ meno l’Inter e l’Atalanta, che giocano la Champions. Ma anche la Juventus ha di che lamentarsi. Si tratta di invertire la rotta e di aspettare che la media-infortunati si abbassi. Ma la sensazione è che l’epoca dell’infermeria vuota è ormai finita”.
Fonte: Il Roma.