Infantino non ci sta e replica alle forti accuse mosse dal caso Football Leaks
Il presidente della Fifa, Gianni Infantino, risponde alle accusse sul caso Football Leaks. Secondo l’edizione odierna del La Gazzetta dello Sport , le sue parole:
“Trovatemi qualcosa d’illegale nelle carte che accusano me e la Fifa. Non è neanche stato violato un regolamento. Ho letto articoli molto critici ma pieni di inesattezze e scorrettezze.
Ha favorito City e Psg? “Mi dice come avrei potuto? Intanto era il mio lavoro parlare con i club, tutti, per trovare un accordo. Su 30 indagati, soltanto 2 non hanno raggiunto un “settlement”: uno russo e il Milan reintegrato dal Tas. Ecco il secondo punto: non decidevo io, non potevo farlo né per cambiare le carte, ma la commissione. Poi c’è l’appello. City e Psg hanno avuto multe di una ventina di milioni”.
Però si dice: i piccoli club di cui non importa niente a nessuno sono stati esclusi, Psg e City no. “Si dice perché non si conosce la differenza. I club che sono rimasti fuori sono stati sanzionati perché non hanno pagato i debiti a giocatori e fornitori: cosa molto più grave del mancato rispetto del break-even del fair play. Sono cose diverse”.
Contento della Var? “Non è perfetta ma quasi. Tra dieci anni si chiederanno come siamo stati così deficienti da non cominciare prima. Ma l’importante è arrivarci”.