Intervenuto ai microfoni di Radio Punto Nuovo il procuratore Mario Giuffredi ha commentato l’inchiesta di Report che lo ha visto tra i citati.
“Ci ho messo la faccia per chiarire la mia vicenda che è stata fatta passare in una maniera diversa da quella che è la realtà, pompata al massimo e mettendo in mezzo delinquenza e camorra: tutte cose inventate. Quando Report mi ha contattato ho voluto chiarire pubblicamente la mia posizione su una presunta evasione fiscale. Un conto è una presunta evasione fiscale, un’altra è la delinquenza di cui io neppure ho idea, per fortuna ho avuto la possibilità di chiarire senza tirarmi indietro perché non ho nulla da nascondere.
Sistema da rivedere? Tutto il sistema calcio va rivisto, non solo quello degli agenti. Non sarebbe corretto per la categoria, perché non si può fare di tutta l’erba un fascio. Cosa va rivisto? Tutte le regole. Se ci sono regole e gli agenti si muovono nell’ambito di queste, non gli si può dare torto. Se qualcuno fa la società a Malta, vuol dire che è nelle regole e si può fare. Per me non cambierà niente tra 5 o 10 anni saremo sempre a parlare di questo perché la classe politica è quella che è.
Le cose dette ieri a Report andrebbero approfondite dalle autorità giudiziarie, va tutto al contrario di tutto. Negli ultimi 3 anni ho subito 4 indagini: 2 per riciclaggio, archiviate, 1 per evasione, archiviata e quella di ieri. Non mi sono mai trovato in mezzo ad una plusvalenza, non ho conti all’estero, non ho società all’estero, non ho fatto transazioni internazionali, io non ho nulla degli argomenti trattati nel servizio di ieri. La mia è una situazione di grande trasparenza, ciononostante sono stato indagato 4 volte. Non è un’anomalia questa?”