Nella giornata odierna nella maxi aula 2 presso il tribunale di Torino, il gup Marco Picco darà il via all’udienza preliminare per gli ex vertici della Juventus.
Sono 12 gli imputanti: c’è l’ex presidente Andrea Agnelli, l’ex vicepresidente Pavel Nedved, l’ex ad Maurizio Arrivabene e l’ex direttore sportivo Fabio Paratici (oggi al Tottenham), più altri ex manager e componenti del vecchio cda (Marco Re, Stefano Bertola, Stefano Cerrato, Francesco Roncaglio, Enrico Vellano) e alcuni revisori dei conti (Stefania Boschetti, Roberto Grossi). Non solo, sotto accusa c’è Cesare Gabasio: il capo dell’ufficio legale della società bianconera, considerato dagli investigatori «l’ideatore» delle architetture contrattuali Infine, sul banco degli imputati c’è la Juventus, chiamata in causa come società.
Il pm Ciro Santoriello non sarà in aula dopo aver deciso di astenersi per le esternazioni contro i bianconeri risalenti a quattro anni fa ed emerse recentemente. La difesa della Juventus punterà invece sulla questione della competenza territoriale, verrà chiesto al Gup di pronunciarsi sullo spostamento del processo da Torino a Milano o Roma: tra i capi d’incolpazione c’è l’aggiotaggio in Borsa che ha sede a Milano mentre i server risiedono nella Capitale.
L’indagine è nata nel 2021 e i capi d’accusa spaziano da manovre stipendi, side letter, plusvalenze «artificiali», accordi segreti di «recompra» di giocatori, false fatture per agenti, false comunicazioni sociali, ostacolo della vigilanza.
Oggi sarà solo il primo di tanti verdetti, che dovrebbero portare nei prossimi giorni ad nuovi preannunci anche sul fronte della giustizia sportiva, con due appuntamenti in calendario. La chiusura delle indagini per l’inchiesta sportiva bis (con la manovra stipendi al centro) è prevista per l’inizio di aprile mentre il 19 dello stesso mese, è previsto il pronunciamento del Consiglio di Stato sulla carta Covisoc, che i legali della Juve sperano possa invalidare, per vizio di forma, il -15 di penalizzazione in classifica della Corte d’appello.