Lo riferisce l’Ansa.
Sedici società, tra cui Inter, Juve, Napoli, Palermo, Lazio, sono state deferite al Tribunale federale a titolo di responsabilità diretta per una serie di violazioni del Codice di giustizia sportiva e del regolamento agenti di calciatori. Lo rende noto la Figc, sottolineando che stati anche deferiti dirigenti e calciatori dei 16 club. Tutto nasce dall’inchiesta ‘Fuorigioco’ della procura di Napoli che ha visto indagati 64 tra calciatori, procuratori e dirigenti per reati tributari, evasione e false fatturazioni. Le società coinvolte, informa la Figc, sono Inter, Juventus, Napoli, Palermo, Chievo, Genoa, Pescara, Catania, Cesena, Ternana, Vicenza, Livorno, Grosseto e Reggina.
Tra gli oltre 60 tesserati nelle decine di pagine del faldone relativo ai deferimenti della Procura federale, vi sono dirigenti, calciatori ed ex, agenti noti. Spiccano i nomi di Aldo Spinelli (all’epoca dei fatti dirigente del Livorno), Jean Claude Blanc e Alessio Secco (Juventus), Aurelio De Laurentiis e Pierpaolo Marino (Napoli), Perinetti (Siena), Giovanni Sartori (Chievo), Igor Campedelli (Cesena), Piero Leonardi (Parma), Mario Cognigni (Fiorentina).
Quanto ai calciatori, o ex, sono stati deferiti anche Ciro Immobile (all’epoca dei fatti alla Juventus e al Genoa), Guglielmo Stendardo (all’epoca all’Atalanta), Francesco Tavano (Livorno), Massimo Oddo (Milan e Lecce), Emanuele Calaiò (Napoli e Siena), Aronica (Palermo), Bogdani (Verona, Cesena e Siena), Sculli (Genoa e Lazio), Foggia (Lazio e Sampdoria), Mutu (Fiorentina), Hernan Crespo, Milito, Thiago Motta e Campagnaro (Inter), Denis (Atalanta). Quanto agli agenti di calciatori, sono stati deferiti anche Alessandro Moggi e Riccardo Calleri.