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Imperatore: “La rivalutazione del marchio non è una genialata, solo applicazione di legge. Il Napoli ha un problema economico: senza Champions ci sarebbero perdite profonde”

de laurentiis giuntoli napoli

A Radio Punto Nuovo nel corso di Punto Nuovo Sport Show è intervenuto Vincenzo Imperatore, consulente finanziario.

 

“Il Decreto Agosto dello scorso anno serve per agevolare le aziende che per effetto del Covid avrebbero potuto presentare dei bilanci con una situazione patrimoniale negativa e non avrebbero potuto utilizzare la leva plusvalenze. È possibile rivalutare i beni immobili materiali che quelli immobili immateriali, ovvero marchi, brevetti, diritti, ecc. Ovviamente bisognerà pagare le tasse sull’eventuale rivalutazione, ma solo al 3%. Nessuna genialata, una semplice applicazione di legge. Il problema è che bisogna seguire principi di prudenza in prospettiva di continuazione dell’attività. Non si può fare come il Genoa che rivaluta il marchio di 30 milioni perché non credo sia così richiesto nel mondo del marketing. Diverso il discorso del Napoli: la rivalutazione del marchio ci sta eccome. Il marchio è talmente attrattivo da essere avvicinato chiudendo accordi con Floki, Armani, Konami. La rivalutazione del marchio del Napoli è sacrosanta. Se il Genoa ha rivalutato alcuni gol di archivio RAI, figuriamoci cosa dovrebbe fare il Napoli con quelli di Maradona. Il Napoli ha solo un problema, che è fondamentale, di conto economico prospettico: l’anno prossimo qualora non dovesse arrivare in Champions e non dovesse avere i ricavi ci sarebbe una produzione di perdite profonde che andrebbero ad erodere il patrimonio netto ed assorbire liquidità. Ad oggi patrimonio e situazione finanziaria perfetti, conto economico incerto. Ma se il conto economico peggiora si trascina dietro la situazione patrimoniale”.

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