Strascichi velenosi dopo il recupero Lazio-Torino terminato 0-0 che ha permesso al Torino di salvarsi e che ha condannato il Benevento alla Serie B anche per il rigore fallito da Immobile.
Proprio l’attaccante della Lazio e il presidente del Torino Urbano Cairo hanno dato vita a un botta e risposta via social.
L’attacco di Immobile su Instagram.
“Al termine della partita il presidente del Torino Urbano Cairo mi ha raggiunto all’ingresso dello spogliatoio della Lazio iniziando a offendermi e rivolgendomi gravi accuse, accusandomi ai aver giocato la partita con il ‘sangue agli occhi’ e altre cose riguardanti anche la gara d’andata di questo campionato disputata contro il Torino, arrivando perfino a dirmi che ho giocato quella gara positivo al Covid. Non posso tollerare ingiurie e infamie che diffamino, senza alcun valido motivo, la persona. Tutti sanno chi è Ciro Immobile. Dentro il campo, e soprattutto fuori. Posso accettare le critiche al calciatore, non gravi offese diffamatorie all’uomo che sono”.
La risposta di Cairo sul sito ufficiale del club granata.
“Ciro Immobile mi ha attaccato dal suo profilo Instagram dopo la partita con la Lazio. Ho risposto al suo post e pubblico il testo anche qui. Ciro Immobile mi accusa di averlo affrontato a fine gara e sostiene che tutti sanno chi è Ciro Immobile. Ebbene …: Anch’io so chi e’ Ciro Immobile. Un calciatore che è venuto al Torino dopo un campionato deludente al Genoa per rilanciarsi. Ventura gli ha dato fiducia e lui ha fatto bene al Toro. Io pensavo che rimanesse volentieri almeno un altro anno e lui , Ciro Immobile, invece ha fatto il diavolo a quattro per andare al Borussia Dortmund. Ha avuto un altra stagione deludente e il Borussia lo ha prestato al Siviglia. Anche li, Ciro Immobile, non è andato bene e allora mi ha telefonato e mi ha chiesto per favore di tornare al Toro. Io, che gli ero affezionato, l’ho accontentato. Ha fatto un girone di ritorno non molto brillante, ma io ch ,ci tenevo molto a lui, lo avrei voluto riscattare comunque. Ma lui, Ciro Immobile, questa volta nn mi ha chiamato personalmente, ma mi ha fatto dire dal suo procuratore, che per motivi personali non poteva restare a Torino. E allora non l’ho riscattato perché ho capito chi è Ciro Immobile…”.