Il Valore delle Rose
In questo articolo analizzeremo come sono cambiati i valori delle squadre nelle principali Leghe Europee fra la stagione 2012/2013 e quella in corso. Confronteremo i dati al settembre 2012 (inizio della stagione passata), con quelli di oggi, cioè al 31/12/2013, prima dei primi movimenti legati alla fase invernale del mercato. Usando i dati messi a disposizione da Transfermarkt.it (che non sono ufficiali, ma che sono comunque un riferimento a livello internazionale), abbiamo quindi confrontato il valore delle rose delle principali squadre al Mondo.
La Top 30 mondiale
La tabella che segue si limita alle prime 30 squadre. Per ciascuna viene evidenziato il valore (in milioni di Euro) della rosa, il numero di giocatori che la compongono e, per finire, il valore medio per calciatore.
Dal campione delle prime 30 squadre, il cui valore al 31/12/2013 è pari a 8,4 miliardi di Euro, si nota come sia aumentato, rispetto al settembre del 2012, di 788 milioni di euro. Si tratta di un incremento del 13,5%, alla faccia della politica del contenimento dei costi imposta dall’Uefa, che è dovuto essenzialmente ad un maggior valore unitario dei calciatori, passato infatti da 9,3 a 10,7 milioni. In realtà occorre considerare una situazione particolare, quella del Monaco, che non era presente in questo elenco l’anno scorso e che, da solo, rappresenta circa 210 milioni di aumento del valore dei Top 30. Ma anche al netto del Monaco, la crescita sarebbe stata del 10,6%. In realtà non tutte le squadre hanno visto il valore della propria rosa crescere. Anzi, con la sola eccezione del Bayern Monaco, le prime cinque squadre hanno visto una riduzione complessiva di 137 milioni di Euro, la metà dei quali rappresentati dal solo Barcellona (nonostante l’acquisto di Neymar). Tutte le altre hanno fatto registrare degli incrementi, con alcune altre eccezioni: Manchester United (-30), Milan(-11), Zenit (-5), Valencia(-30).
Da un’analisi dettagliata dei 5 principali campionati europei, lo scenario non sembrerebbe quello di una crisi, né sembrerebbero emergere particolari segnali di un complessivo rallentamento del mercato per effetto del Fair Play Finanziario.
La Premier League svetta con i sui 3,7 miliardi di Euro di valore complessivo, distanziando di oltre il 40% la Serie A (2,2 miliardi). Stabile La Liga, mentre crescono Bundesliga e Ligue 1.
Complessivamente, nel 2012, le squadre della Premier League rappresentavano il 33% del valore totale del campione (pari 12,5 miliardi di Euro) e questa quota è salita al 34%. Le altre hanno fatto registrare movimenti minori, ad eccezione della Liga spagnola che è passata dal 21% al 18% del totale.
La distribuzione delle squadre per valore, ci fa immediatamente notare che esiste un fenomeno di concentrazione di valori: le prime 10 squadre, rappresentano, da sole, il 31% del totale del campione e per arrivare al 50% del totale è sufficiente arrivare alla 23ma posizione. Con le prime 50 squadre, infine, siamo già oltre il 75% del totale.
La serie A
In questo contesto, la Serie A presenta 16 delle 20 squadre fra le prime 100, per un valore complessivo delle rose di 2,2 miliardi di Euro. Sette di queste squadre (Juventus, Napoli, Inter, Milan, Fiorentina, Roma e Lazio) si classificano anche all’interno della Top 30.
Volendo ordinare le squadre in funzione dell’incremento riscontrato rispetto al settembre 2012, si può evidenziare come la Fiorentina (+59 mln) sia quella che ha segnato un incremento maggiore, seguita a breve distanza da Napoli (+50 mln) e Juventus (+48 mln).
Volendo adesso ordinare le squadre in maniera crescente, sulla base del valore della rosa al dicembre 2013, evidenziamo come, il Torino, sia la squadra con la rosa “più economica” con 53 milioni, salendo poi in cima fino ad arrivare ai 355 milioni della Juventus (che è nona a livello assoluto).
Non sfuggirà, ed è impressionante, la differenza fra i 355 milioni della Juventus ed i 241 milioni del Napoli.
Come più volte sottolineato da Benitez, non solo la Juventus può contare su ricavi nettamente superiori a quelli del Napoli, ma anche, da un punto di vista della rosa, il divario è enorme e, forse, direttamente proporzionale alla distanza di dieci punti in classifica.
E allora viva il mercato e forza con gli acquisti!